Buon Verdedì a tutti! In questa puntata spieghiamo perché il vuoto a rendere è un’ottima idea, se fata bene.
Da scorso sabato, nei negozi Esselunga di Bergamo sono attivi tre eco-compattatori per la raccolta di bottiglie in PET. Inserendo una bottiglia si guadagnano punti che possono essere usati per….comprare altre bottiglie di plastica ?♀️
Come potete capire questo non è un sistema sostenibile, di economia circolare: compro plastica per buttare plastica per comprare altra plastica… e così via! Quindi, mi raccomando: di primo acchito può anche sembrare un’iniziativa ecologica, ma non è così! Tra le migliori strategie per attuare un’economia circolare, c’è sicuramente l’opzione del “vuoto a rendere”.
?Di che si tratta?
ll “vuoto a rendere” è un sistema virtuoso che permette il riutilizzo del contenitore di un prodotto, in genere pagando una piccola cauzione che verrà resa al momento della restituzione, e che va in contrapposizione al “vuoto a perdere”, dove il contenitore non viene restituito e viene gettato dopo il singolo utilizzo.
♻️ Quali materiali?
Solitamente l’iniziativa riguarda bottiglie di vetro o plastica PET, o altri materiali resistenti che si potranno infatti riutilizzare fino a 20 volte nel caso di contenitori in materiale PET e fino a 40 volte per quelli in vetro.
? Ma siamo ancora all’inizio
Una pratica già diffusa con successo in altri paesi europei e che in Italia ha visto le prime sperimentazioni da qualche anno ma che trova poca applicazione. Pratica che sicuramente andrebbe incentivata e ampliata soprattutto a livello di grande distribuzione, come per esempio nell’acquisto di detersivi o prodotti per la cura personale. (Ne è un esempio Negozio Leggero di Bergamo per rendere la propria spesa zero waste).
✅ Il consumatore viene così incentivato al riciclo e al riutilizzo dei materiali, permettendo di ridurre l’inquinamento e l’utilizzo di risorse vergini.
A verdedì prossimo!
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