Ciao a tutti! Oggi parliamo di compost, il materiale derivante dal processo di compostaggio.
La frazione organica dei rifiuti urbani come residui di cibo, fogliame ed erba, può infatti essere lavorata attraverso un processo biologico e dare vita al compost, un materiale ricco di materia organica il cui destino principale è l’utilizzo come fertilizzante in agricoltura e giardinaggio. Il compostaggio può avvenire sia a livello industriale (per la trasformazione dei rifiuti urbani) che domestico, sul quale vale la pena soffermarci un attimo.
Compost a casa
Se abbiamo infatti un giardino, il compostaggio domestico sarà facilmente realizzabile con l’utilizzo di una compostiera (solitamente fatta di pedane di legno non trattato e con una buona aerazione). Un corretto smaltimento dei rifiuti anche in ambito casalingo rappresenta una buona azione per l’ambiente in quanto permette di ridurre in modo significativo peso e volume dei rifiuti solidi urbani che devono essere trasportati e smaltiti, oltre ad offrire la possibilità di ottenere fertilizzante biologico per il nostro orto.
Cosa usare per fare il compost
Potremo utilizzare: avanzi organici dei pasti, fondi di tè e caffè, scarti del giardino e dell’orto come legno di potatura, foglie secche, fiori appassiti. Attenzione! Non tutto ciò che è biodegradabile può anche essere compostabile. Cosa possiamo quindi buttare nel nostro bidone dell’umido affinché diventi compost? Secondo la normativa europea, per essere definito biodegradabile un prodotto deve decomporsi del 90% entro 6 mesi; mentre è compostabile se il processo di decomposizione avviene in meno di 3 mesi.
Quale sacchetto usare?
Che nella scelta del sacchetto per la raccolta dell’umido, dobbiamo scegliere quelli compostabili o di bioplastica. ⚠️ I sacchetti biodegradabili infatti non sono compostabili e non vanno utilizzati.
E voi? Avete mai provato a fare il compost a casa?
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