A Mariano probabilmente vedremo molte più case

A metà dicembre 2022, l’attuale amministrazione ha approvato un piano urbanistico che prevede la costruzione di una quarantina di edifici residenziali a sud di Via Pinosa. I lavori non partiranno nel prossimo futuro, ma è un primo passo per capire come evolverà la frazione di Mariano al Brembo.

Rappresentazione planivolumetrica del progetto (fonte: tavole del progetto)

Il 12 dicembre 2022, la Giunta Comunale, composta dal Sindaco e dagli Assessori del Comune di Dalmine, ha approvato lo “Schema Urbanistico Strategico dell’Ambito di Trasformazione AT06A1 – Via Liguria – Via Pinosa”. Si tratta di un intervento urbanistico che avrà luogo in futuro nella frazione di Mariano al Brembo, a sud di Via Pinosa e a ovest di Via Liguria, dove attualmente ci sono alcuni campi.

La zona dell’intervento (fonte: tavole del progetto)

Le aree dell’intervento erano già state individuate nel Piano di Governo del Territorio del Comune di Dalmine, approvato nel 2011 (Amministrazione Terzi), contrassegnate dalla sigla AT06A1, sebbene la storia di questa area risalga ben prima, ai piani regolatori approvati nei primi anni duemila. Il Piano di Governo del Territorio è lo strumento attraverso il quale un’amministrazione comunale pianifica lo sviluppo urbanistico del territorio.

La superficie territoriale è di circa 15.400 metri quadrati e l’obiettivo dell’azione urbanistica è quella di “proseguire l’attuale tessuto urbano residenziale” a sud-ovest di Mariano al Brembo, cioè di costruire altre case che si inseriscano nella frazione senza creare grossi sconvolgimenti.

Negli scorsi anni, le persone che hanno l’interesse di costruire hanno cercato di formulare un piano unitario, ma senza giungere ad una conclusione. Si tratta di ben ventinove proprietari delle aree, che come è naturale pensare non erano unanimi su tutti i dettagli dell’intervento. Per questo, i proprietari hanno deciso di suddividere l’ambito in cinque UMI (Unità Minime di Intervento), che possono essere portate avanti autonomamente. La richiesta è partita a maggio 2020 ed è proseguita, con numerose modifiche e richieste di integrazioni, fino a novembre 2022.

Gli interventi, in dettaglio

Prima di tutto, si prevede la costruzione di una quarantina di edifici residenziali a due piani, con una piccola quota percentuale di edifici destinati ad utilizzo commerciale per esercizi di vicinato.

I dettagli dell’intervento (fonte: tavole del progetto)

L’obiettivo urbanistico, stando alla relazione scritta dall’Arch. Gianluigi Facchini, è quello di produrre un quartiere residenziale armonico e qualitativo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, dotato di tutti i servizi primari necessari (strade, ciclabili e parcheggi). Per questo, l’obiettivo del documento di pianificazione generale (Masterplan) è quello di contestualizzare l’insediamento con l’ambiente esistente, cercando di mitigare l’impatto rispetto al contesto agricolo.

Nella relazione urbanistica, particolare attenzione è dedicata all’impianto viabilistico e alla mobilità ciclabile, prevedendo l’obiettivo di connettere i nuovi abitati al PLIS del Basso Brembo e di incentivare l’utilizzo del “bike sharing” attraverso stazioni di noleggio. Allo stesso modo, vengono citati come primari gli spazi verdi, che vengono proposti per un totale di 4.600 metri quadrati.

Gli oneri di urbanizzazione stimati totali, ovvero i soldi che i costruttori devono al Comune di Dalmine per il diritto di edificazione, sono stimati in circa 2.350.000€. Serviranno, però, ulteriori approfondimenti da effettuare quando verranno approvati i dettagli (piani attuativi) di ogni UMI.

Il possibile impatto sul traffico

Tramite nota inviata a dicembre 2021, l’Amministrazione del Comune di Dalmine ha richiesto una serie di prescrizioni ai proprietari delle aree (lottizzanti), tra le quali la produzione di uno studio articolato del traffico in entrata e in uscita dei nuovi insediamenti residenziali.

Anzitutto, si prevede la realizzazione di 236 parcheggi pubblici. L’area sarà attraversata da un asse stradale principale (la prosecuzione di Via Liguria) con una pista ciclo-pedonale e vi sarà un’altra strada perpendicolare. L’intera area prevederà delle “zone 30” in prossimità degli incroci. Il progettista ha invece sconsigliato l’ipotesi di prolungare Via Trentino, che rischia di creare un incrocio pericoloso.

Un render del progetto residenziale (fonte: tavole del progetto)

L’Amministrazione Comunale ha infine chiesto di valutare una rotatoria nell’incrocio Via Trentino – Via Liguria, per limitare le velocità e diminuire la pericolosità degli incroci. Questa soluzione rende anche più sicuro l’accesso all’area residenziale che verrà creata.

Il parere dell’Amministrazione Comunale

Il 12 dicembre 2022, la Giunta Comunale ha approvato il documento di indirizzi generali (Schema Urbanistico Strategico) che ipotizza la programmazione del territorio. Nella delibera di Giunta Comunale, ha anche formulato alcune osservazioni, che sono state accolte dai lottizzanti.

Nello specifico, le più importanti prescrizioni sono:

  • anche se verrà realizzata la sola UMI1 o UMI2 (unità minime in cui è stato suddiviso l’intervento) dovrà essere realizzata l’intera prosecuzione di Via Liguria;
  • allo stesso modo, se verrà realizzata la sola UMI2 dovrà comunque essere completata l’area verde tra UMI1 e UMI2;
  • le piste ciclopedonali dovranno essere connesse alla viabilità esistente e garantire un minimo di sedime pari a 4 metri per il doppio senso di marcia.

Cosa succede ora?

Ora che è stato approvato il Masterplan dell’intervento complessivo, i costruttori potranno presentare dei piani più specifici (piani attuativi) che si riferiscono alle singole unità minime di intervento (UMI). La Giunta Comunale dovrà esaminare ogni piano attuativo, proporre le proprie osservazioni ed – eventualmente – approvarlo.

Realisticamente, è probabile che solo una o due delle UMI vengano portate avanti nei prossimi anni, quelle in cui i lottizzanti hanno una reale intenzione di costruire.

Cosa ne pensiamo noi di Nostra Dalmine

Come Nostra Dalmine, lista civica presente in consiglio comunale con due consiglieri di minoranza, riteniamo che l’obiettivo di un’Amministrazione Comunale debba essere quella di mettere in atto tutti gli strumenti a disposizione per ridurre il consumo di suolo, contrastando l’urbanizzazione selvaggia del territorio.

Negli scorsi anni, abbiamo fortemente criticato soprattutto gli interventi volti a costruire aree commerciali come quella di Via Vailetta nel 2013 (area Bricoman) e quella di Porta Nord nel 2019 (area Aldi). Le motivazioni a queste critiche si possono leggere approfonditamente nell’articolo su Porta Nord.

Pur non essendo particolarmente contenti di vedere altra edificazione nel territorio comunale, riteniamo che gli interventi volti a costruire nuovi edifici residenziali, coerenti con l’attuale struttura urbanistica dei quartieri, debbano essere trattati con minor vigore di critica. Come da nostro programma elettorale, nel caso di piani urbanistici già previsti da molti anni, l’obiettivo deve essere “l’apertura di tavoli con i costruttori per trovare le migliori soluzioni dal punto di vista urbanistico, ambientale ed edilizio”.

Riteniamo che l’Amministrazione Comunale stia operando correttamente con le prescrizioni date ai costruttori nel caso di questo intervento, e attenderemo con attenzione eventuali piani attuativi per verificare che, anche nella pratica, tutto venga rispettato correttamente.

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