Traffico a Dalmine: i risultati dello studio particolareggiato

Sono stati presentati mercoledì 2 marzo 2016 i risultati dello studio particolareggiato sul traffico a Dalmine. Il nostro commento: “Analisi interessanti, ora capire il piano operativo e le effettive fattibilità”.

Nella seduta di commissione di mercoledì 2 marzo 2016, sono stati presentati dal Centro Studi Traffico di Milano e dall’Assessore alla Mobilità di Dalmine Corrado Negrini i risultati dello studio particolareggiato sul traffico a Dalmine.

Lo studio è stato realizzato su tre nodi fondamentali del traffico cittadino (Mariano, Dalmine, Via Provinciale ex SS 525), commissionato dal Comune di Dalmine per approfondire con un’analisi particolareggiata tali direttrici, prima di prendere ogni decisione operativa in merito. Una scelta che condividiamo: solo a partire da dati precisi e dettagliati, è infatti possibile prendere decisioni consapevoli e lungimiranti, che non inseguano sentimenti momentanei.

Le rilevazioni sono state svolte nel maggio 2015, con l’ausilio dello strumento dell’intervista ai guidatori, oltreché la vera e propria registrazione del traffico. E’ stato anche coinvolto l’ITIS Marconi, che ha seguito la raccolta fino alla presentazione di un seminario, in ottica formativa.

Traffico a Mariano: scenari e prospettive

Il traffico a Dalmine nella frazione di Mariano è concentrato specialmente nella strada centrale via Tiraboschi/viale Mariano. Dai dati, emerge che l’utilizzo di tale direttrice è per il 73% preferita alla strada camionabile (viale Lombardia), che bypassa il centro di Dalmine per raggiungere Via Provinciale. Tuttavia, di questi automobilisti solo il 20% raggiunge il centro di Dalmine, mentre l’80% è traffico di attraversamento. È un problema che, ragionevolmente, va risolto!

Via Tiraboschi
Via Tiraboschi

Ecco le possibili ipotesi avanzate dal Centro Studi Traffico:

  1. Rendere via Tiraboschi/viale Mariano una zona a 30 km/h, con un rialzo del manto stradale e una pista ciclabile in sicurezza. Questo scoraggia il traffico di attraversamento, che dovrebbe dirigersi verso viale Lombardia.
  2. Qualora la soluzione non fosse sufficiente, è possibile istituire una zona a traffico limitato per fasce orarie chiave (es: 7.00-9.00 e 18.00-19.00), eliminando il traffico attraversamento del tutto.

Entrambe le soluzioni prevedono una riqualificazione del centro cittadino, eventualmente con l’eliminazione del semaforo a favore di una rotatoria francese. Viene invece esclusa l’ipotesi di un senso unico perché sarebbe troppo penalizzante per i residenti e non limiterebbe a sufficienza i flussi di traffico, peraltro rendendolo più sostenuto (velocità dei veicoli).

A nostro avviso, si tratta di uno scenario del tutto coerente con le necessità della frazione, che migliorerebbe il traffico a Dalmine generando una vivibilità più netta del centro marianese. Del tutto coerente con quanto sostenevamo, a proposito, nel nostro programma elettorale.

Via Provinciale: le ipotesi per la ex 525

I dati su Via Provinciale mostrano che il 62% del traffico è, ovviamente, di attraversamento. Per limitarne la portata, che causa diversi ingorghi e congestioni (soprattutto verso via Guzzanica e via Roma), si prevedono inizialmente piccoli interventi, per esempio nella frazione di Guzzanica, per spostare una piccola parte del traffico su vie secondarie e non residenziali (zona Minipack-Torre).

Via Provinciale
Via Provinciale

In una prospettiva di lungo termine (5-10 anni), si prevede invece la realizzazione di rotatorie negli incroci con via Guzzanica, viale Locatelli e via Roma, rinforzando invece l’incrocio con viale Lombardia.

In questo caso, purtroppo, l’approccio dimostrato non ci sembra sufficiente. Ci rendiamo conto dei limiti economici alla realizzazione di rotatorie, ma riteniamo necessario il massimo sforzo per trovare eventuali sponsorizzazioni per la loro realizzazione. I piccoli interventi prospettati, infatti, non saranno affatto sufficienti, come dichiarato anche dal Centro Studi Traffico, per risolvere la viabilità a Dalmine in Via Provinciale.

Viabilità a Dalmine: le soluzioni nel centro

Più complessa la situazione della viabilità a Dalmine, dove il traffico è invece prettamente comunale (il 60% circa) e dove i giudizi dei cittadini sono invece sostanzialmente favorevoli. Qui, infatti, attualmente la direttrice principale è quella di viale Locatelli e delle strade limitrofe, che saturano la viabilità in quell’area. L’obiettivo dichiarato è invece quello di rinforzare la viabilità in altre direttrici, per redistribuirla in modo più omogeneo.

Le strade di interesse, a questo scopo, sono via Segantini/Pio XII, via Bastone e via Guzzanica, che potrebbero funzionare da sistema di drenaggio del traffico su Locatelli. Il Centro Studi Traffico ha svolto 12 scenari dinamici, scartando ipotesi come l’inversione del senso su via XXV Aprile o via Verdi, che non avrebbero affatto risolto le problematiche attuali.

L’ipotesi che viene invece proposta è quella in due stralci, che provveda al mantenimento del sistema di massima attuale, operando invece con soluzioni più strutturali e meno traumatiche:

  1. In un primo stralcio, si realizzano fino a quindici piccoli interventi di rotatoria o rotatoria alla francese, fluidificando il traffico e risolvendo incroci pericolosi (es: via Verdi-via Buttaro; via Capitano Sora-via Guzzanica).
  2. In un secondo stralcio, da realizzare dopo mesi di assestamento del traffico, si prevedono due grandi interventi: un ribaltamento del senso di via Verdi e l’eventuale chiusura del centro di Sforzatica S. Andrea con la creazione di un’area pedonale.
Centro di S. Andrea
Centro di S. Andrea

Questi interventi, secondo gli scenari delineati dallo studio, dovrebbero migliorare la situazione strutturale del centro cittadino e sarebbero sostenibili dal punto di vista di parcheggi e direttrici.

Su questo punto, a nostro avviso, le idee sono più fantascientifiche e poco chiare: i quindici interventi sono da realizzare con cautela e diluiti nel tempo, per evitare un impatto troppo traumatico sul traffico a Dalmine. Dopodiché, l’ipotesi di un’area pedonale è sicuramente molto interessante e da prendere certamente in considerazione.

Tempistiche e costi di attuazione

Nello studio, viene prospettato un periodo di 60 mesi (5 anni) per la realizzazione completa degli interventi (fuorché le rotatorie su Via Provinciale), suddivisi in tre macro-periodi:

  1. I primi 20 mesi la realizzazione del primo stralcio a Dalmine.
  2. I secondi 20 mesi la realizzazione del secondo stralcio a Dalmine e la realizzazione delle soluzioni a Mariano.
  3. I terzi 20 mesi l’assestamento e il monitoraggio.

In ogni caso, l’amministrazione inconterà i cittadini nei prossimi mesi per spiegare le ipotesi emerse dallo studio e per confrontarsi in merito alle decisioni operative, dopodiché stilerà un piano operativo di realizzazione degli interventi.

Da parte nostra, riteniamo molto interessante e necessario lo studio presentato per comprendere più a fondo le dinamiche di traffico a Dalmine. Tuttavia, abbiamo dei dubbi in merito all’effettiva fattibilità di alcune soluzioni. In ogni caso, attendiamo il piano operativo per discutere e commentare le effettive scelte concrete e pratiche che verranno prese in considerazione.

Ci auguriamo che negli incontri con i cittadini possano emergere spunti e discussioni interessanti, ma che l’amministrazione non si faccia eccessivamente trascinare da alcune polemiche che potrebbero sorgere. In questo tipo di discussioni, infatti, tendono ad emergere opinioni troppo polarizzate e “sentimentali” (legate, per esempio, alla propria residenza), che possono distorcere ciò che realmente può essere di beneficio per la città. Si faccia un buon mix tra dati scientifici e opinione pubblica, prendendo le migliori decisioni per il traffico a Dalmine.

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2 commenti su “Traffico a Dalmine: i risultati dello studio particolareggiato”

  1. Buoni propositi e alcune idee condivisibili. Mi fa piacere che la vostra intenzione sia quella di migliorare la viabilità del comune volta al benessere del cittadino.

    1. Grazie Fabio! Ti aspettiamo, se ti va, quando ne discuteremo in una serata pubblica dopo la presentazione del piano operativo.

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