Nel Verdedì di oggi parliamo di CONSUMO NASCOSTO ?
L’acqua che impieghiamo non è soltanto quella che serve per bere, cucinare e lavare. Esiste un altro consumo nascosto: sono i litri necessari per produrre il cibo che portiamo a tavola e i vestiti che indossiamo e quelli inquinati per la fabbricazione di tutti i beni e servizi immessi sul mercato ??
Alcuni esempi…
– una maglietta in cotone –> 2.700 litri circa.
– Un paio di jeans –> un chilo di cotone che ha un’impronta idrica di 11.000 litri circa.
– Un chilo di carne –> 15.500 litri circa.
– Una pizza margherita –> 1.300 litri circa.
– Una tazzina di caffè –> 140 litri circa.
Se misurassimo il consumo in acqua di tutto quel che mangiamo e indossiamo, otterremmo sicuramente un’impronta idrica individuale altissima ?
Basta pensare che nei Paesi ricchi si consuma una quantità d’acqua fino a 50 volte superiore a quella necessaria ??♀️
Ma perché è così importante❓
Secondo il rapporto mondiale delle Nazioni Unite del 2019:
– 3 persone su 10 non hanno accesso ad acqua potabile sicura e circa la metà di queste persone vive nell’Africa Subsahariana.
– 6 persone su 10 non hanno accesso a servizi igienico-sanitari sicuri.
Che cosa fare allora❓
Si può cominciare dalla scelta dei prodotti che hanno una minor impronta idrica, per esempio frutta e verdura ?? invece che carne e formaggi ??. Per quanto riguarda il vestiario, è importante non cedere alla fast fashion e rivalutare i negozi di usato (come già detto nei passati Vederdì).
‼ Lo spreco idrico non è l’unico‼
Che aspettate❓
Basta poco! Un rosmarino, una salvia, il basilico, timo prezzemolo, viole in vaso ???
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