Indubbiamente, un provvedimento su via Verdi andava preso. Tuttavia, non siamo d’accordo con la decisione del senso unico. Avremmo lasciato il doppio senso con l’introduzione di una ZTL oraria (tranne per i mezzi pubblici), dalle 12 alle 14, cioè durante l’uscita da scuola, con presidio a campione della polizia locale. Al posto dei parcheggi, una corsia riservata al parcheggio dei bus durante l’orario della ZTL.
Abbiamo aspettato qualche giorno prima di commentare la decisione di rendere a senso unico la parte di Via Verdi che va dalla scuola Einaudi alla scuola Marconi così da discuterne tutti insieme durante una riunione.
La premessa è che indubbiamente un provvedimento andava preso poiché durante l’uscita da scuola la via diventata una bolgia.
Un altro punto fermo è che parte delle responsabilità di questo inferno sono da attribuire a quelle persone che parcheggiano selvaggiamente il proprio veicolo, creando non pochi disguidi al bus, ai pedoni e alle biciclette.
Siamo quindi d’accordo con la decisione del senso unico? No.
Perché modificare radicalmente una via quando il problema è “solo” dalle 12 alle 14, 6 giorni a settimana, da settembre a giugno?
Non ci piace la conclusione della pista ciclabile davanti all’Einaudi, che obbliga i ciclisti a tagliare un incrocio.
Non ci piace la transenna temporanea installata davanti all’incrocio per raggiungere la Conad, non illuminata e quindi molto pericolosa nelle ore notturne.
Cosa avremmo fatto noi?
Avremmo lasciato il doppio senso con l’introduzione di una ZTL oraria (tranne per i mezzi pubblici), dalle 12 alle 14, cioè durante l’uscita da scuola, con presidio a campione della polizia locale. Al posto dei parcheggi, una corsia riservata al parcheggio dei bus durante l’orario della ZTL.
Non ci sarebbero parcheggi per il CUS? Invece di farsi 10 km di tapis roulant, se ne fa 9.5 dentro la struttura e 500 metri dall’auto parcheggiata. Quale miglior riscaldamento.
Ci auguriamo che per le prossime decisioni, sopratutto per il PUT (piano urbano del traffico), verranno coinvolti i cittadini e le minoranze.
Come è andata a finire
L’assessore Negrini risponde in merito alle criticità emerse con la nuova viabilità di via Verdi. Risposte non completamente soddisfacenti, ci aspettiamo interventi per migliorare la mobilità del quartiere di Brembo.
Lunedì 24 novembre si è svolto il sesto consiglio comunale della giunta Alessio. Come Nostra Dalmine, insieme a Patto Civico e Movimento 5 Stelle, abbiamo presentato una interrogazione urgente per chiarire le criticità emerse in quest’ultimo mese riguardo la decisione di rendere Via Verdi a senso unico.
Premessa. Le risposte non sono completamente soddisfacenti per due motivi: l’assessore ci ha risposto dopo l’una di notte perché questa interrogazione era all’ultimo punto dell’ordine del giorno; abbiamo presentato l’interrogazione la sera stessa (per questo è definita urgente) quindi l’assessore non si è potuto preparare preventivamente.
Di seguito, un elenco puntato con le nostra domande e le risposte dell’assessore ai lavori pubblici Negrini.
1. Quali siano le alternative e le criticità sottoposte da Ufficio Tecnico e Comandante dellaPolizia Locale all’amministrazione antecedentemente alla decisione e quali siano state levalutazioni espresse in merito.
Siamo partiti da un’analisi dello stato di fatto e abbiamo ritenuto che i vari problemi legati all’intensità di traffico (sopratutto negli orari scolastici quando transitano anche i mezzi pubblici) dovessero avere una risposta in tempistiche ristrette. L’intervento realizzato è teso alla moderazione del traffico. […] Abbiamo trovato una soluzione che secondo noi dava risposte a molti temi problematici di questa strada: ora è presente una maggiore sezione stradale, una pista ciclabile e dei parcheggi. E questi interventi, secondo noi, danno un quadro migliorativo rispetto a quello che c’era prima. […] Era importante intervenire su questa strada perché a servizio delle scuole e del centro sportivo. Tra le varie esigenze della collettività, ci siamo focalizzati su quella che noi abbiamo ritenuto essere la più debole, cioè gli studenti. Abbiamo quindi privilegiato l’intervento che permettesse di dare delle risposte al tema della raggiungibilità delle scuole.
2. Se sia stata presa in considerazione l’ipotesi di istituire una Zona a Traffico Limitato dagestire con l’ausilio di Lavoratori Socialmente Utili o di Associazioni del territorio e,eventualmente, per quale motivo sia stata scartata l’ipotesi.
Non è stata fatta una ZTL poiché le risorse disponibili della polizia locale non permettono il presidio di queste eventuali aree. Se si dovessero presentare delle associazioni che vogliono collaborare, sono ben accette.
3. Per quale motivo non sia stata interpellata in alcun modo la cittadinanza primadell’attuazione del provvedimento.
Nessuna risposta.
4. Per quale ragione la soluzione adottata risulti completamente differente da quantoprevisto dal Piano Urbano del Traffico approvato non più di un anno e mezzo fa.
Il PUT dà degli scenari. Dopo di che si rimanda a piani particolareggiati, a progetti esecutivi. Quindi il PUT non dà risposte complete e definitive. La nostra risposta è differente rispetto al PUT perché abbiamo convenuto che quello previsto dal PUT, in questa fase e con queste tempistiche, non fosse realizzabile.
5. Per quale motivo non sia stata preferita una sperimentazione temporanea, per esempiocon durata di qualche mese, invece di adottare un provvedimento definitivo.
Gli interventi sul traffico devono essere sperimentati quindi non è vero che è una soluzione definitiva.
6. Per quale motivo siano stati istituiti 36 stalli di sosta, invece di destinare parte dellacarreggiata alla sosta dei mezzi pubblici, che risulta ancora difficoltosa e di intralcio allapubblica circolazione.
Nessuna risposta.
7. Quali siano gli intendimenti nei confronti di chi percorre, con pericolo per la propriaincolumità e quella di altri, la pista ciclabile in senso inverso a quello prescritto.
Confermo che la pericolosità non è legata al calibro ma al fatto che non sia continua su tutta Via Verdi quindi è considerata a senso unico appunto perché l’assenza di pista ciclabile dopo l’Einaudi (andando verso Dalmine) rappresenta un rischio per il ciclista.
8. Quali siano le intenzioni per migliorare la viabilità da Brembo a Dalmine, conparticolare riferimento a via Bastone e via XXV Aprile, e se si intenda coinvolgere lacittadinanza nelle soluzioni prospettate.
Non escludiamo che possano esserci altri interventi che possano mettere a punto questa situazione. Stiamo ancora valutando se, ad esempio, l’inversione del senso unico di Via XXV Aprile possa essere preso in considerazione in virtù del calibro stradale. Ci sono una serie di questioni tecniche che sono ancora aperte. In base ai dati sui flussi di entrata e uscita decideremo se intervenire su Via Bastone o Via XXV Aprile.
9. Se si intenda rivedere il provvedimento adottato, modificando la viabilità dell’area.
Nessuna risposta.
10. Se si ritenga, a più di un mese dall’attuazione del provvedimento, che la sicurezza dell’area sia migliorata.
Nessuna risposta.