Durante la seduta di consiglio comunale di lunedì 11 aprile, approvato il Piano di Razionalizzazione delle Società Partecipate. Nostra Dalmine: “Ottime le azioni previste, ora decisionismo sulla farmacia di Geseco”
La seduta di consiglio comunale di lunedì 11 aprile si è chiusa con l’approvazione della rendicontazione delle azioni svolte nel 2015 per quanto riguarda le società partecipate, con la nuova pianificazione per il 2016. Abbiamo accolto con voto favorevole il piano, che prevede azioni giuste, concrete e in accordo con gli indirizzi nazionali di razionalizzazione.
Le azioni previste per le società partecipate
Il piano non tocca Uniacque (gestione idrica) e TBSO (trasporto pubblico), società in attivo da diversi anni, di cui Dalmine detiene una discreta partecipazione. La razionalizzazione viene invece avviata per RIA, la società di Risanamento Idrico Ambientale, che pian piano cederà i suoi cespiti di impresa a Uniacque, realizzando di fatto una società unica. Anche la piccola partecipazione dalminese di Autostrade Bergamasche, considerata non strategica, verrà messa all’asta pubblica. Scelte che condividiamo e apprezziamo.
Per quanto riguarda Tecnodal, la società di sviluppo economico detenuta da Camera di Commercio, Provincia e Comune di Dalmine, le azioni previste dovrebbero riportare il bilancio in attivo entro il 2020. Vigileremo con attenzione sull’andamento della società, che qualora contribuisse effettivamente allo sviluppo di startup e imprese del territorio sarebbe sicuramente da valorizzare.
Geseco: liquidazione in progress
Per quanto riguarda la società che gestiva i servizi comunali, Geseco, l’amministrazione ha proceduto ad una serie di passi che proseguono il lavoro di liquidazione avviato nel 2013. Per esempio, sono stati reinternalizzati quasi tutti i servizi in carico al Comune, è stato acquisito il magazzino comunale, sono stati rescissi tutti i contratti di consulenza superflua (anche se non sono mancate le rivalse legali…) e si è proceduto al tentativo di vendita degli immobili in via Provinciale (ex farmacia di Sabbio).
Purtroppo, nonostante le azioni svolte, rimane ancora molta, troppa strada da fare. I debiti accumulati dalla società sono numerosi e tutto passa per la scelta strategica che verrà effettuata sulla farmacia comunale di via Marconi. Come evidenziato anche nel piano sulle società partecipate, la farmacia ora lavora in eccedenza di personale e continua ad essere in rosso tutti gli anni.
Farmacia comunale: la nostra soluzione
Per questo motivo, a nostro avviso è necessario intraprendere una strada forte e decisa. Le strade a metà (società speciale o vendita della sola concessione farmaceutica) non ci sembrano percorribili, perché prolungherebbero nuovamente l’evidente agonia che si respira in Geseco. Fornitori, dipendenti e banche devono essere ripagati e questo si può fare solo con decisioni decise e razionali. Quindi, a nostro avviso, andrebbero venduti gli immobili e la concessione farmaceutica, eventualmente ricercando una strada che tuteli anche i tre farmacisti (privilegio di assunzione nella nuova farmacia privatizzata).
Per ovviare ai servizi che dovrebbe fornire una farmacia comunale – ma che ad oggi, purtroppo, sembra non fare – come prezzi calmierati e disponibilità maggiorate, è possibile seguire la strada di voucher comunali ai cittadini bisognosi, che possano acquistare attraverso farmacie private convenzionate a prezzi ridotti i farmaci di cui necessitano.
La strada che abbiamo suggerito all’amministrazione comunale di Dalmine, in definitiva, è dunque quella di una scelta decisa e forte, che possa finalmente portare a compimento la liquidazione di Geseco e al riassestamento delle finanze locali.
Per non perderti questa e altre notizie su Dalmine, iscriviti alla nostra newsletter mensile: