Nostra Dalmine è la lista civica di persone attive sul territorio e nelle frazioni. Con questo blog raccontiamo la politica a Dalmine in modo semplice.
Da ormai un po’ di tempo lo spazio tra il vecchio cimitero e via Rezzara è stato parzialmente riqualificato diventando di fatto un parcheggio per le scuole dell’infanzia e primaria presenti.
Ci sono però vari problemi, e quello più importante riguarda sicuramente le condizioni del “parcheggio”, che non è stato asfaltato: ogni volta che piove si formano grosse pozzanghere e buche di fango che lo rendono quasi inagibile e poco sicuro.
C’è poi una questione di concetto: come dicono anche i documenti ufficiali, lo spazio è stato inizialmente concepito come nuovo parcheggio del vecchio cimitero, in via di riqualificazione.
Insomma, quello di via Rezzara è un parcheggio o no? E se sì, dedicato a quale utenza? Quando verrà sistemato definitivamente e dotato della segnaletica e della regolamentazione necessarie? Tanti concittadini e concittadine hanno provato a porre queste questioni all’amministrazione, rimanendo inascoltati.
Come Nostra Dalmine, lista civica di minoranza con due consiglieri comunali, abbiamo quindi deciso di presentare un’interrogazione che verrà discussa al prossimo Consiglio.
La risposta dell’Amministrazione
Durante il Consiglio Comunale del 18 dicembre 2024, la vicesindaco Simoncelli ci ha risposto che i lavori sono stati svolti a regola d’arte: non potendo asfaltare l’area causa vincoli della soprintendenza, si proseguirà con la via delle manutenzioni continue.
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Si sa, ci sono spesso giuste lamentele sulla condizione di strade e marciapiedi. Ma quello di Via Seritti a Sabbio è un caso davvero eclatante. Abbiamo presentato un’interrogazione. Aggiornato il 19 marzo 2024
L’Amministrazione Comunale di Dalmine ha approvato l’urbanizzazione chiamata “La Porta Sud di Dalmine”, che prevede la costruzione di un nuovo parcheggio per mezzi pesanti e di un nuovo distributore di carburante nella zona inceneritore. Nostra Dalmine: “Siamo molto perplessi sull’area scelta. I mezzi pesanti intaseranno Via Provinciale”.
Il vecchio cimitero di Sforzatica sarà soggetto ad un intervento di rigenerazione urbana. Vediamo il progetto nel dettaglio.
L’Amministrazione di Dalmine ha approvato il progetto per la rigenerazione del vecchio cimitero di Sforzatica, situato in via Battisti.
Il primo intervento riguarda l’interno: le salme verranno spostate e lo spazio diventerà un giardino, un “luogo della memoria”. Il secondo intervento riguarda l’esterno: ci saranno una ciclabile, un parcheggio e svariate aree verdi.
Il costo della prima fase sarà di 570.000 euro; di questi, 500.000 arriveranno da Regione Lombardia tramite bando. I lavori della prima fase sono stati avviati a dicembre 2023 e la loro durata è stimata in 5 mesi. Il costo della seconda fase è di 500.000 euro e arriveranno dal PNRR.
Cosa c’è ora?
Il cimitero venne edificato nel 1811, quando si abbandonò la consuetudine di seppellire i morti in chiesa. L’ingresso è posto su via Battisti, mentre attorno si estende un’ampia area verde tenuta a prato sfalciato. Accanto scorre la roggia Coda del Serio. Nel cimitero non sono più state fatte sepolture da quando è stato costruito il cimitero comunale di viale Rimembranze.
Il progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta Comunale, cioè l’organo composto dal Sindaco Bramani e dagli Assessori, il 5 giugno 2023 ed è diviso in due parti (lotti).
La prima parte, che sarà la prima a essere realizzata, prevede l’estumulazione e il trasferimento di tutte le salme, la rimozione delle tombe a terra e la bonifica dell’intera area. Ciò permetterà al cimitero di trasformarsi in un giardino ricreativo che sia anche, come proposto dall’Associazione Storica, un “luogo della memoria”.
I quattro spazi rettangolari che compongono l’area interna, divisi da due vie che si intersecano a croce, diventeranno ampi prati (due dei quali fioriti) dotati di cipressi. I vialetti verranno rifatti e ospiteranno delle panchine.
Al centro del percorso verranno ricollocate le tombe dal maggior valore storico. Il viale di ingresso sarà a sua volta riqualificato, e con esso le piccole targhe dedicate ai caduti che lo costeggiano. Le targhe dei caduti in guerra saranno mantenute.
Il muro di nord est, parzialmente crollato anche a causa del nubifragio del 2016, verrà sostituito con un’inferriata con cancello. Gli edifici, come le cappelle, e i muri di cinta più usurati verranno messi in sicurezza. Per il momento non sono previsti interventi sui due lati che ospitano i loculi.
Sono anche previsti vari interventi tecnici che miglioreranno i danni causati da acqua e umidità e li limiteranno per il futuro, e altri interventi minori come la rimozione delle piante infestanti, la sistemazione di piccoli pezzi di muro mancanti, la pulizia e ricollocazione di alcune lapidi ancorate al muro e un nuovo impianto di illuminazione.
La seconda parte, i cui lavori dureranno 5 mesi, prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale tra via don Milesi e via Rezzara. La pista passerà nelle aree verdi esterne al cimitero, attraverserà la roggia grazie ad un ponticello e si concluderà in una piccola piazzetta nella zona delle scuole.
Verranno inoltre riqualificati i prati circostanti al cimitero, con la piantumazione di alberi e coltivazioni che creeranno una nuova area boschiva. È infine previsto un parcheggio pavimentato che si affaccerà su via Rezzara e sarà separato dal marciapiede (che verrà riqualificato) grazie ad un’aiula alberata.
Per permettere la riqualificazione, le salme andranno riesumate e bisognerà trovare loro una nuova collocazione.
Proprio a questo proposito, alcuni cittadini di Dalmine hanno ricevuto delle lettere dal Comune di Dalmine per farsi carico delle situazioni relative ai loro parenti (anche molto alla lontana) defunti, anche economicamente.
Come Nostra Dalmine abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione chiarimenti rispetto alla normativa vigente in materia e qualche dettaglio in più sul contributo che vari dalminesi dovranno versare.
La risposta è arrivata il 31 marzo 2023. Ecco il contenuto.
Stima del numero di estumulazioni ed esumazioni da effettuare
225 relative a loculi (feretri) + n.4 per loculi bambini (feretri)
9 relative a ossari (resti)
122 per tombe in spazio riservato contenenti 226 feretri (di cui 2 feti)
248 per feretri in campo comune
3 relative a cappelle contenenti rispettivamente 11 feretri (cappella Colleoni), 5 feretri (cappella Meconcelli), 6 feretri (cappella De Chaurand);
1 relativa a Cappella di Religiosi
Presso il Comune di Dalmine è in vigore una normativa? È presente un tariffario?
Nel comune di Dalmine è stato approvato (delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 23.03.2004), il regolamento comunale dei servizi cimiteriali.
Nel caso del dismesso cimitero di Sforzatica bisogna rifarsi all’articolo 105: le concessioni si estinguono con la soppressione del cimitero.
L’approvazione delle tariffe sono di competenza della Giunta Comunale — l’organo composto dal Sindaco e dagli assessori —, che ha approvato specifiche tariffe per il dismesso cimitero di Sforzatica con la recente delibera n. 39 del 20/03/2023.
Il contributo è obbligatorio?
Sì, le operazioni cimiteriali quali le estumulazioni e le esumazioni sono un servizio pubblico a rilevanza economica (per parenti del defunto fino al sesto grado).
Si ricorda in ogni caso che l’Amministrazione Comunale si farà carico del pagamento dei corrispettivi dovuti qualora emergano situazioni di indigenza verificate e certificate dai servizi sociali.
Nel caso di più defunti aventi in comune un congiunto che risultasse l’unico in vita per ciascuno, l’interessato deve pagare un contributo per ogni pratica o è prevista una soluzione una tantum?
Con la citata delibera di Giunta Comunale n. 39 del 20/03/2023 è stata prevista una ulteriore riduzione del 30% da applicare alle tariffe cimiteriali nel caso di congiunti con un numero di defunti seppelliti nel cimitero di Sforzatica superiore a uno.
Per quale motivo i congiunti non sono stati contattati già a partire dal 1966, come previsto dalla normativa nazionale?
Si ritiene che questa amministrazione stia intervenendo a rimediare a mancanze, durate decenni.
Una nuova interrogazione sulle estumulazioni
A dicembre 2023, abbiamo scritto e presentato una nuova interrogazione riguardo alle spese legate alle operazioni cimiteriali nel vecchio cimitero di Sforzatica. La questione principale riguarda chi debba sostenere i costi delle esumazioni ed estumulazioni, che si sono appunto rese necessarie per il progetto di riqualificazione.
Il Comune ha cominciato a richiedere i pagamenti negli ultimi mesi, suscitando incertezze e domande sulle responsabilità finanziarie e sull’equità di tale pratica. Le comunicazioni relative a queste spese sono state inviate a diverse persone, anche a parenti non direttamente coinvolti nelle sepolture iniziali, creando confusionesu come vengano individuati i responsabili dei pagamenti e se ci sia una distribuzione equa delle spese, oltre che su quali siano effettivamente gli obblighi di legge a tal proposito e sulle diverse opzioni di trasferimento.
La nostra interrogazione chiede quindi all’Amministrazione maggiore chiarezza sui costi richiesti, una comunicazione più efficace delle tariffe e la possibilità di proporre opzioni di pagamento più accessibili per le famiglie coinvolte, prevedendo eventualmente sconti o rateizzazioni. L’obiettivo è assicurare una gestione giusta e trasparente delle operazioni cimiteriali, evitando preoccupazioni finanziarie e garantendo equità per tutti i cittadini coinvolti. Crediamo infatti che le modalità e le tempistiche di questa operazione non siano state corrette nei confronti della cittadinanza.
Ne abbiamo discusso durante il Consiglio Comunale del 22 dicembre 2023: Gli uffici comunali cercano discendenti prioritariamente in linea retta, utilizzando archivi e atti dal 1966. Il Comune deve tariffare l’estumulazione: Dalmine ha ridotto le tariffe riconoscendo la situazione straordinaria. Comunicazioni sono emesse se non manifestata volontà, pubblicate online per 60 giorni. Il pagamento avviene tramite pagoPA, specificando l’importo totale.
La presentazione pubblica
Il 13 marzo 2023, l’Amministrazione ha tenuto una serata nella sala civica di viale Betelli per presentare il progetto ai cittadini (insieme all’architetto Pirola, che lo ha realizzato) e rispondere alle loro domande sui costi e le modalità relativi alle estumulazioni.
Tra le altre cose, è stato detto che il Comune coprirà il 54% dei costi per le varie operazioni relative alle salme. Inoltre, l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Iodice, ha affermato che verrà realizzata un’aula didattica simile a quella presente dentro l’Oasi Picchio Verde.
Durante la serata, alcune persone si sono lamentate perché secondo loro il progetto non è necessario, in quanto andrebbe a sprecare molte risorse per snaturare un luogo storico a cui la cittadinanza è affezionata. Si è anche fatto notare come per anni l’ex cimitero sia stato del tutto lasciato a sé stesso, nonostante i cittadini segnalassero di continuo i pericoli strutturali e la presenza di atti vandalici.
Cosa ne pensa Nostra Dalmine
Come Nostra Dalmine, lista civica con due consiglieri comunali di minoranza, non è stato semplice trovare una posizione omogenea su questo progetto un po’ particolare. A proposito di particolarità: con la divisione in due lotti, si avrà di fatto una parte messa a nuovo ed una no, e il risultato sarà quantomeno bizzarro.
Sicuramente crediamo sia importante che la funzione originale non venga dimenticata e apprezziamo la scelta dell’inserimento dei prati. Inoltre, riteniamo fondamentale mettere in sicurezza quei settori pericolanti.
Alcuni di noi ritengono che sia una forzatura rendere un luogo storico uno spazio aggregativo a tutti i costi, ma secondo altri è importante recuperare un bene culturale di questo tipo per renderlo fruibile alla cittadinanza. Sicuramente non apprezziamo la scelta di costruire anche un nuovo parcheggio, incentivando l’uso dell’automobile.
Crediamo anche che l’Amministrazione abbia commesso un errore non da poco nel presentare il progetto e la questione delle estumulazione ai cittadini solo a cose fatte; l’architetto Pirola ha detto che si tratta di un “progetto in divenire che prenderà atto degli spunti dei dalminesi”, ma lo spazio di manovra sarà per forza di cose limitato. Si tratta di un problema che notiamo da anni e che continuiamo a sottolineare: siamo convinti che le scelte importanti per la città andrebbero condivise con chi la abita. Anche comunicare le tariffe ai cittadini prima che esse venissero effettivamente decise e sollecitare al pagamento tramite un “semplice” invito in Comune per discutere della situazione sono state azioni che hanno solo creato una gran confusione.
E a voi piace il progetto? Pensate sia sbagliato trasformarlo in un parco pubblico? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!
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Correzione. In una prima versione dell’articolo abbiamo scritto che il cimitero fu inaugurato nel 1769. In realtà l’anno giusto è il 1811. Ringraziamo Valerio per la segnalazione e ci scusiamo per l’errore.
Aggiornamento1° aprile 2023: articolo aggiornato con le novità riguardanti la risposta alla nostra interrogazione, le estumulazioni e la presentazione pubblica dell’Amministrazione.
Aggiornamento29 giugno 2023: articolo aggiornato con l’approvazione del progetto esecutivo.
Aggiornamento28 novembre 2024: articolo aggiornato con il Consiglio Comunale del 22 dicembre 2023 e le questioni sul parcheggio di via Rezzara.
Dopo più di due anni di lavori, le cosiddette “vasche” di Piazza Caduti sono state sistemate. Tuttavia, ad oggi sono nuovamente in manutenzione. Perché i lavori durano così tanto? Aggiornato il 19 marzo 2024
L’attuale gestore dell’impianto delle piscine di Dalmine continuerà fino al 2033, in base a una nuova convenzione recentemente stipulata con il Comune di Dalmine. Allo stesso tempo, tutti i debiti pregressi di Onda Blu verranno saldati entro la fine di agosto 2023.
L’Amministrazione di Dalmine ha approvato la riqualificazione della piazza di Sforzatica S. Maria: meno auto, più spazi per le persone. Nostra Dalmine: ottimo, ma si sarebbe potuto osare di più.
Grazie a un nuovo mutuo e ai fondi europei del PNRR, l’impianto delle piscine di Dalmine verrà riqualificato. Saranno sistemati gli ambienti interni, gli impianti e migliorerà l’efficientamento energetico. Per ora niente riqualificazione delle vasche. Nostra Dalmine: “Finalmente si investe sulle piscine, per anni trascurate”.
Le piscine di Dalmine sono attualmente sottoposte a due interventi importanti: i 2.25 milioni di euro di fondi PNRR finanzieranno il rifacimento degli spogliatoi e dell’ingresso, oltre alla sistemazione degli ambienti del primo piano; un mutuo di 1 milione di euro presso il Credito Sportivo servirà per i lavori di efficientamento energetico.
Il contesto: le piscine a Dalmine
L’impianto delle piscine di Dalmine è situato tra via Locatelli e via Tofane, nel cosiddetto quartiere delle “Ville” a Dalmine. La superficie dell’impianto è di circa 13.000 mq e comprende una parte esterna con due vasche estive e una parte interna con tre vasche, due spogliatoi, tribune, bar e terrazza.
Uno scatto dell’attuale area vasche, tratta dalla documentazione del progetto.
Stando alla relazione stesa dall’Ingegnere Visinoni e dall’Architetto Crevena dello Studio Tekn&Co a cui è stato affidato il progetto, le principali criticità dell’impianto si possono riassumere in carenze prestazionali, normative e gestionali. In sintesi, è un impianto vecchio, energivoro e carente a livello normativo, sia per le norme previste dall’impiantistica sportiva sia per le barriere architettoniche.
Chi ha gestito le piscine a Dalmine negli ultimi anni?
Dal 2002 l’impianto è gestito dalla Cooperativa “Onda Blu”, una società dilettantistica senza scopo di lucro che è anche responsabile delle attività sportive e ludiche, tra le quali si può citare il buon successo ottenuto da alcuni atleti di pallanuoto e di nuoto.
A livello comunale si è parlato negli ultimi anni della situazione debitoria della società, che ha portato a dei contenziosi che sono in fase di risoluzione. Al di là delle responsabilità da addurre ai gestori, sicuramente negli anni è mancato da parte del Comune di Dalmine un piano di investimenti e di rilancio dell’impianto, ormai datato.
Inoltre negli anni sono avvenute una serie di contigenze sfavorevoli. Ad esempio, la mancata realizzazione da parte della società di incenerimento dei rifiuti “Rea Dalmine S.p.A” della rete di teleriscaldamento prevista dalla convenzione originale, a cui nel 2021 il Comune di Dalmine ha definitivamente rinunciato. Questo ha determinato un mancato risparmio sulle utenze, che sarebbe stato garantito dall’impianto di teleriscaldamento.
La convenzione tra “Onda Blu” e il Comune di Dalmine si è conclusa nel 2022, dopo vent’anni di gestione. Dopo due proroghe da parte dell’Amministrazione Comunale, l’11 agosto 2023 è stato approvato il rinnovo della concessione per altri dieci anni, fino al 2033.
Il progetto di riqualificazione delle piscine comunali con i fondi PNRR
Uno dei progetti più grandi finanziati dal PNRR a Dalmine è quello delle piscine comunali, che verranno riqualificate per un importo di 2.25 milioni di euro. Il progetto prevede il rifacimento degli spogliatoi e dell’ingresso, oltre alla sistemazione degli ambienti del primo piano. Tutto ciò sarà successivamente accompagnato, in altro appalto e con altri costi, dal progetto di rifacimento del piano vasche e della distribuzione delle acque.
I principali interventi sono:
— Il rifacimento degli spogliatoi prevede la sistemazione dei due spogliatoi principali (donne e uomini), dei due per i giudici di gara, dello spazio per il primo soccorso e del magazzino. Il costo ipotizzato è di circa 500.000 euro per la demolizione e la ricostruzione.
— Nella zona ingresso, ci sarà un nuovo spazio dedicato alla segreteria, che consentirà di recuperare invece un’area vicina alle vasche che potrà essere utilizzata per attività estive.
— Al primo piano, verranno rifatti controsoffitto e pavimentazione della zona bar. Il costo ipotizzato è di circa 60.000 euro.
— Il rifacimento degli impianti elettrici, di illuminazione e di condizionamento consentiranno di ottenere una migliore efficienza energetica. Il costo ipotizzato è di circa 915.000 euro.
— Verranno abbattute tutte le barriere architettonichenegli spogliatoi, nell’ingresso e nelle tribune.
— Altri costi: 80.000 euro per i serramenti interi; 100.000 euro per opere esterne; 585.000 euro per gli impianti meccanici dei locali tecnici, degli spogliatoi, dell’ingresso al piano terra, delle vasche e del bar; 490.000 euro per i lavori a cura dell’azienda alla quale verrà appaltata l’opera pubblica, che includono anche le tasse e la sicurezza.
La pianta del piano terra, tratta dalla documentazione del progetto.
Per stessa ammissione dei progettisti, per completare il progetto si dovrebbe intervenire anche sull’ascensore, sul rivestimento delle tribune e sul controsoffitto del piano vasche. Al momento, questi interventi non sono previsti.
I lavori dureranno circa 420 giorni, cioè un anno e due mesi.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, l’area in discussione non prevede particolari vincoli paesaggistici e la tipologia di intervento non incide a livello ambientale, pertanto non sono previste particolari compensazioni.
Il progetto di efficientamento energetico con il mutuo presso l’Istituto di Credito Sportivo
Il progetto di efficientamento energetico costerà poco più di 1 milione di euro e i fondi saranno reperiti grazie ad un mutuo acceso con l’Istituto di Credito Sportivo, banca pubblica che finanzia impianti sportivi italiani. Durante il Consiglio Comunale del 19 settembre 2023, l’assessore Facoetti ha affermato che si tratta di un mutuo a costo zero in quanto gli interessi, pari al 5%, saranno totalmente rimborsati.
I principali interventi sono:
Risanamento e rifacimento dell’intonaco
Coibentazione delle facciate con isolamento a cappotto
Sostituzione dei serramenti
Adeguamento degli scarichi delle acque piovane
Sostituzione delle copertine perimetrali per migliorare l’efficienza del tetto
Il progetto di efficientamento energetico, tratto dalla documentazione del progetto.
Secondo l’assessore Simoncelli, questo intervento consentirà un risparmio stimato tra il 30% e il 40%. Per dare un’idea dei numeri, per il 2022 l’importo speso era stato di 257.000 euro.
Cose che non verranno toccate da questo primo intervento di efficientamento energetico: lo strato impermeabile (guaina) del tetto, lo strato sotto la pavimentazione (massetto), il collegamento tra bar e terrazza, eventuali interventi impiantistici, eventuali interventi sul piano vasche (posto che l’impianto di riscaldamento delle acque sarà già oggetto dei lavori finanziati dal PNRR), il nuovo sistema di raccolta delle acque meteoriche. Per tutti questi interventi è previsto un secondo lotto di lavori. L’Assessore Simoncelli ha riportato che per ora non si ha alcun tipo di dettaglio su questo secondo lotto, specificando però che le vasche si trovano in buone condizioni strutturali e non necessitano di particolari interventi.
Quando verranno fatti i lavori?
L’Assessore Simoncelli ha riferito due dettagli importanti:
— Si sta lavorando per limitare il più possibile le chiusure degli impianti interni, che però ad un certo punto si renderanno necessarie. Si cercherà di far sì che ciò avvenga in estate, per tutelare cittadini, associazioni e società sportive.
— I lavori di efficientamento verranno svolti parallelamente a quelli finanziati dal PNRR, la cui durata è stimata in 420 giorni.
Il nostro commento
Come Nostra Dalmine, gruppo politico presente in consiglio comunale tra le fila dell’opposizione con due consiglieri, siamo molto soddisfatti che finalmente si investa nelle piscine comunali. In tutti questi anni, infatti, l’impianto è stato troppo trascurato dalle Amministrazioni, complici gli alti costi, e ciò ha contribuito a determinare alcune difficoltà di gestione delle piscine. I fondi europei consentono ora di intervenire.
Nel dettaglio, ci sono alcune cose che ci rendono perplessi:
— Solo qualche mese fa, con il contributo del PNRR era stato prospettato un totale rifacimento dell’impianto. Ora, a causa del forte aumento del costo delle materie prime e del mercato edilizio, gli ingenti fondi europei bastano solo per parte di questi interventi, che sono sì importanti, ma forse non l’esatta priorità. Durante il nostro sopralluogo, vennero indicati il tetto, le vasche e la riqualificazione energetica dell’edificio come gli elementi principali da dover riqualificare.
— Ci lascia un po’ perplessi la scelta di riservare parte dei lavori relativi al tetto ad un secondo lotto che per ora rimane indefinito. Infatti, durante un nostro sopralluogo dell’anno scorso, avevamo appreso dagli addetti ai lavori che il tetto era una delle priorità principali per la sistemazione dell’impianto.
— Mancherebbero anche le vasche, che a loro volta sono fondamentali per rilanciare l’impianto. Come verranno trovati i fondi per la riqualificazione?
— Sicuramente andrà monitorata la situazione relativa alla chiusura dell’impianto, su cui l’Amministrazione non ci ha fornito una risposta del tutto precisa.
— Come evidenziato anche dalla relazione, i soli soggetti interpellati per il progetto sono stati l’Amministrazione Comunale e l’attuale gestore dell’impianto, che sicuramente è consapevole – avendo per oltre vent’anni lavorato nello stabile – delle priorità necessarie. Sarebbe stato però altrettanto utile interpellare l’utenza dell’impianto, come associazioni, atleti e privati cittadini, che avrebbero potuto completare la visione. Nonché gli altri gruppi consiliari, con informative puntuali in commissione e richieste di pareri, che anche in questo caso sono mancate completamente.
— Infine, visti anche i contestuali interventi sull’adiacente velodromo, è mancata forse un’integrazione tra due ingenti riqualificazioni, con un ragionamento a compartimenti stagni e non invece ad un’unica area sportiva comunale, vista anche l’assenza dell’area estiva nel progetto. Naturalmente servono molti soldi e una progettualità più ampia, ma probabilmente il futuro richiede di rendere gli spazi sportivi integrati e fruibili da più categorie di utenza.
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Aggiornamento 21 settembre 2023: Articolo aggiornato con le novità dal Consiglio Comunale del 19 settembre 2023
Aggiornamento 28 novembre 2024: Articolo aggiornato con le novità sui lavori