DUP 2019, Nostra Dalmine: “Contrari, manca una visione”

Durante la seduta del consiglio comunale del 26 febbraio 2019, si è discusso e approvato il DUP, il Documento Unico di Programmazione che elenca le attività annuali dell’amministrazione comunale. Roberto Pinotti, capogruppo Nostra Dalmine, ha votato contrario: “Manca una visione”.

Di seguito, il commento completo del nostro Roberto Pinotti, consigliere comunale.

“In generale, risulta in linea di continuità con l’attività degli ultimi anni di amministrazione.

Ci sono sicuramente degli elementi positivi, ne cito 3 abbastanza specifici:
↪️ gli indici di gradimento elevati per quanto riguarda i servizi demografici. è importante che i cittadini vivano bene i servizi e la casa comunale, in modo che non si crei un attrito tra chi vive il territorio e chi lo gestisce
↪️ il rifacimento della pista di atletica presso il parco della scuola carducci, ne avevamo discusso animatamente quasi un anno fa in questa sede. è importante dare dignità ad ogni sport, l’obiettivo di un comune deve essere quello di portare più ragazzi e ragazze possibili a praticare sport.
↪️ il progetto “e-vai 2.0” che prevede la condivisione di mezzi elettrici tra il comune e i privati. due aspetti importanti: la mobilità elettrica che purtroppo in italia fatica a prendere piede (sicuramente mancano importanti agevolazioni fiscali da parte dello stato) e la sharing economy, considerando un veicolo che passa la maggior parte del tempo parcheggiato.

Ci sono però degli aspetti negativi, ne cito 2 specifici:
 il ritardo nel passaggio al nuovo sistema tariffario della TARI, infatti nel dup 2018 si parlava del 2019. non è la prima volta che questa amministrazione ritarda, mi vengono in mente gli interventi sul traffico previsti per l’anno scorso. ritardare una cosa non è una tragedia, però non è un elemento positivo
 l’uso di entrate in conto capitale per pagare le spese correnti, come spiegato bene dai revisori nel loro documento di controllo del bilancio. non è il primo anno che succede. per il 2019 si parla di 1M di euro. Non è un comportamento in contrasto con la legislazione, sia chiaro. Però non è un buon indicatore per la salute di un bilancio, considerando il fatto che le entrate in conto capitale derivano dalla vendita di terreni o edifici comunali o di oneri di urbanizzazione e di conseguenza se queste attività non si verificano il bilancio risulta zoppo.

In generale, manca una visione completa e coerente di sviluppo della città: come vogliamo Dalmine nel 2030, nel 2050? Non si sa. E di conseguenza non ci sono grandi progetti a lungo termine che possano portare la città in una nuova direzione.
 Non c’è ad oggi un’alternativa vera e percorribile all’automobile; non c’è un progetto forte e coraggioso per far sì che la nostra città diventi a misura di bicicletta e di pedone per disincentivare l’uso troppo massiccio dell’automobile (chiusura delle strade, zone 30, riqualificazione delle piazze).
 Non c’è un progetto di valorizzazione degli spazi verdi della città: cosa vogliamo fare con il parco del brembo? la pista ciclabile rischia di rompere quell’equilibrio di cui un parco naturale necessita
 Una visione culturale che non sia una mera rassegna degli eventi del territorio.
 Non ci sono politiche di concreta riduzione del consumo di suolo
 Non c’è un patto con l’università degli studi, che deve diventare un motore economico, sociale e culturale per la nostra città. Dalmine città universitaria deve essere il futuro per la nostra città.

Insomma, manca una visione per la città del futuro.
Per questo voteremo contro questo bilancio di previsione”.

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