Il 20 febbraio 2020 la giunta comunale di Dalmine, cioè l’organo che riunisce il Sindaco Bramani e gli assessori, ha approvato un documento che presenta i tre possibili progetti per la ricostruzione dell’edificio di edilizia popolare che era presente a Sabbio in via Leoncavallo.
Un passo indietro
Nel 2019 all’angolo tra Via Leoncavallo e Via Maggi a Sabbio (mappa) viene abbattuto un edificio di edilizia popolare perché troppo vecchio e non più accessibile per anziani e disabili. Nell’edificio erano presenti sei appartamenti, tra l’altro troppo grandi per i nuclei familiari di oggi.
L’area adesso è così:
Le nuove proposte
L’amministrazione ha chiesto all’architetta Silvia Guadagni di presentare più progetti per la costruzione di un nuovo edificio, con un budget di 740 000 euro. Ne sono stati presentati tre:
Proposta 1
Un edificio da due piani con tre appartamenti per piano, per un totale di sei appartamenti.
Vantaggi: i due piani sono uguali tra di loro e gli appartamenti sono sviluppati intorno alla scala centrale.
Svantaggi: lo sviluppo orizzontale dell’edificio causa un aumento della superficie dell’edificio stesso (= più consumo di suolo) e “la rigidità dello schema distributivo e di conseguenza, per le singole unità abitative, una forte penalizzazione degli orientamenti, degli affacci dei riscontri d’aria, in generale un’elevata inflessibilità dello schema sia in pianta che in alzato”.
Proposta 2
Simile alle 1 ma con un diverso orientamento dell’edificio.
Proposta 3
Sempre un edificio ma questa volta da tre piani con due appartamenti per piano, per un totale di sei appartamenti: due piccoli al piano terra (per anziani o disabili), due grandi al primo e al secondo piano. In questa proposta è previsto l’ascensore, dato lo sviluppo in altezza dell’edificio.
Questa proposta risolve le criticità delle due proposte precedenti avendo una minore estensione (= meno consumo di suolo) e un migliore orientamento dell’edificio.
Ok, ma qual è la proposta migliore?
La progettista preferisce la proposta 3 (tre piani con due appartamenti per piano) perché si consuma meno suolo, c’è più spazio per il drenaggio della pioggia, è più versatile (in vista di eventuali modifiche future) e l’orientamento dell’edificio è migliore.
Ok, ma quanto costa?
Il costo della costruzione si aggira intorno ai 600 000 euro. Aggiungendo gli altri costi (IVA, collaudi, costo del progetto, etc) si arriva ai 740 000 euro messi a disposizione dall’amministrazione.
Cosa ne pensiamo noi
Come Nostra Dalmine condividiamo la visione dell’architetta: la proposta 3 è la migliore, considerando il minore consumo di suolo rispetto alle altre proposte e la maggiore versatilità in vista di eventuali modifiche future.
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Il progetto 3 , visto la possibile utenza, anziani e disabili, ha previsto l’ascensore? Altrimenti succede, come è già successo mese scorso in via brigata alpina che per portare un anziano disabile in ospedale hanno dovuto chiamare i pompieri e farlo uscire dalla finestra con l ‘autoscala.
Ciao Enzo, nel progetto c’è scritto che è previsto il vano ascensore ma l’ascensore, per contenere i costi, verrà installato in futuro. Comunque per anziani o disabili sono previsti gli appartamenti al piano terra.