Dalmine Sociale, l’azienda che gestirà molti servizi alla persona

Nascerà nel 2023 la società speciale che gestirà molti servizi sociali di 17 Comuni dell’area di Dalmine. Nostra Dalmine: “Scelta giusta, il consiglio comunale e i cittadini vigileranno sul bilancio”.

Il consiglio comunale di Dalmine ha scelto, il 30 gennaio 2023, di costituire la società speciale “Dalmine Sociale”, che gestirà molti servizi alla persona dei 17 comuni dell’area di Dalmine. Tra questi, ad esempio, alcuni servizi legati alla disabilità, il reddito di cittadinanza, il contrasto al gioco d’azzardo e l’housing sociale.

Gli stessi enti (Azzano San Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdello, Verdellino, Zanica) facevano già parte del cosiddetto “Piano di Zona” dell’Ambito Territoriale di Dalmine, che gestisce al momento gli stessi servizi, ma che presentava molti limiti, che si cercheranno di superare con questa nuova azienda.

Le motivazioni della decisione

In questi ultimi anni, ai servizi sociali di ambito, quelli che vengono gestiti allo stesso modo da un insieme di comuni vicini, sono state assegnate sempre più funzioni e compiti. Ad esempio, nella zona di Dalmine si è passati dai 19 progetti del 2014 ai 54 attuali. Allo stesso modo, il bilancio è passato da 3.7 milioni di euro a quasi 7 milioni da gestire.

Nell’attuale sistema, è il comune più grande che fa da “capofila” e gestisce tutto, distaccando del personale e accogliendo personale dagli altri enti gemellati. Tuttavia, a causa delle norme stringenti degli enti locali, è impossibile assumere personale dedicato ed effettuare ampi investimenti. Per questo, la decisione di passare ad un’azienda speciale consortile (ASC), come già fatto ad esempio a Treviglio e Romano di Lombardia.

L’ASC è una struttura più flessibile, in grado di aumentare l’organizzazione e di avere personale dedicato. Tutto questo dovrebbe andare a beneficio della qualità dei servizi, pur mantenendo un collegamento diretto con la politica. Infatti, l’assemblea consortile sarà costituita da Sindaci o Assessori al servizio sociale dei vari enti che delegano la gestione di alcuni servizi sociali all’azienda.

Come funzionerà la società

L’azienda “Dalmine Sociale” sarà gestita da un consiglio di amministrazione, che può essere composto da tecnici oppure da politici, che ha il compito operativo di far funzionare la società. Il compenso degli amministratori è limitato: il presidente avrà al massimo lo stipendio dello 0.3% del fatturato dell’azienda (al momento, potrebbe percepire dunque 20.700€ l’anno) e i consiglieri un gettone di presenza.

Ci sarà poi un direttore, una persona tecnica che ha la funzione di gestire e organizzare l’azienda, attuando i programmi e l’obiettivi, e che può essere anche un dipendente degli enti coinvolti.

L’altro organo fondamentale, come già citato, è l’assemblea composta dai politici dei vari comuni, che ha la funzione di controllo e vigilanza della società: in buona sostanza, può cambiare il consiglio di amministrazione ed è responsabile di approvare i piani e i bilanci.

I costi per i comuni saranno solo leggermente superiori, a fronte di una maggiore organizzazione e flessibilità. Ad esempio, Dalmine verserà un capitale sociale di 11.000€ e un nuovo fondo di gestione di 34.500€ circa.

Che tipo di servizi gestirà “Dalmine Sociale”

Al momento, i servizi gestiti dall’azienda speciale consortile sono i medesimi gestiti dal “Piano di Zona” che ha come capofila il Comune di Dalmine. Parliamo principalmente di servizi sociali che coinvolgono tutti gli enti, come la gestione del reddito di cittadinanza, il contrasto al gioco d’azzardo, i servizi per la fragilità e i disabili, l’housing sociale e i voucher per i centri diurni per gli anziani. Parliamo di ben 54 progetti che sono fondamentali e che oggi occupavano una gran parte del bilancio comunale.

In futuro, i comuni potranno delegare ulteriori servizi sociali all’ASC, compresi anche servizi che non sono gestiti dalla totalità degli enti. In questo caso, assumeranno un maggiore potere di voto all’interno dell’assemblea, che sarà dunque proporzionata ai servizi delegati.

Cosa succede ora

Nelle prossime settimane, dopo l’approvazione da parte di tutti i 17 comuni, si costituirà ufficialmente la società e verranno nominati gli organi di governo di “Dalmine Sociale”. La sede legale sarà in via Marconi 1 a Dalmine, nell’edificio al primo piano sopra l’ACI.

Pian piano, verranno poi distaccati i professionisti che già lavorano al Piano di Zona e che verranno a tutti gli effetti assunti dall’azienda, mantenendo le tutele di un contratto pubblico, così da garantire i diritti dei lavoratori coinvolti. L’ASC potrà poi effettuare ulteriori investimenti tecnologici ed assumere nuovo personale, come quello amministrativo che è necessario per gestire tutti i progetti: si pensi, ad esempio, ai fondi del PNRR che arriveranno nelle nostre zone.

Cosa ne pensiamo

Come Nostra Dalmine, lista civica presente in consiglio comunale con due rappresentanti tra le file di minoranza, abbiamo appoggiato la decisione di costituire un’azienda speciale consortile per la gestione dei servizi sociali di ambito. Pur non essendo stati coinvolti nel processo decisionale, riteniamo che le motivazioni alla base del processo siano consistenti e giustifichino la necessità di dare una maggiore organizzazione al sistema dei servizi sociali.

Un’azienda speciale consortile può significare la capacità di ammodernare i servizi alla persona e di garantirne una maggiore qualità, a beneficio soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, come anziani, disabili e stranieri, ma anche di famiglie e giovani.

In consiglio comunale, durante il nostro intervento, abbiamo evidenziato la necessità di porre una particolare attenzione alla trasparenza della gestione della società stessa. Pur essendo “Dalmine Sociale” un ente consortile – e di conseguenza più vincolato alla politica – occorrerà garantire un effettivo buon operato da parte del nuovo consiglio di amministrazione e del direttore. I comuni e tutti i gruppi politici dovranno garantire la funzione di controllo sul bilancio della società, sugli affidamenti ad aziende esterne e sul CdA interno a “Dalmine Sociale”, vista l’entità dell’organizzazione e del denaro coinvolti.

Infatti, i servizi alla persona richiedono un’attenzione ancora maggiore del solito, perché riguardano la qualità della vita soprattutto delle persone più deboli che vivono nel nostro territorio. Chiederemo quindi un resoconto semestrale delle attività della società, da unire al già previsto bilancio annuale che sarà approvato dal consiglio comunale.

Ci auguriamo infine che il consiglio di amministrazione non sia vincolato a una mera lottizzazione politica dei vari comuni coinvolti nell’ambito, ma che garantisca la presenza di persone capaci, a prescindere dal fatto che siano politici o tecnici.

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