Abbiamo un Protocollo di Intesa tra i Comuni del Vicariato

Il documento, approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Dalmine, vuole trovare una strategia comune orientata a favorire la crescita del lavoro. Nostra Dalmine: “Lavoro eccellente, ora tocca alla politica”.

Durante il consiglio comunale del 29 ottobre è stato presentato, e successivamente approvato all’unanimità, il protocollo d’intesa tra i Comuni del Vicariato di Dalmine-Stezzano.

Il documento è stato redatto dall’Ufficio Pastorale Sociale e del lavoro, in collaborazione con gli attori pubblici e privati del territorio, con lo scopo di trovare una strategia comune orientata a favorire la crescita del lavoro.

Nel documento di quindici pagine, che puoi trovare per intero a questo indirizzo, si trova una breve ma dettagliata relazione sullo stato attuale in cui versa il territorio rispetto alle sue esigenze (trasporti, grande distribuzione, microcriminalità, welfare aziendale) ed ai percorsi di orientamento scolastici ed alla formazione professionale degli alunni. Infine, si conclude con una serie di proposte pratiche da mettere in atto sul territorio nel medio e lungo periodo, divise in tre macro aree:

1 Realizzazione di un osservatorio territoriale del lavoro

  • Monitoraggio delle politiche di formazione.
  • Valorizzazione dell’alternanza scuola lavoro.
  • Definizione delle azioni di volta in volta necessarie per favorire il reinsediamento produttivo nelle aree dismesse.
  • Promozione delle occasioni di coworking di qualità per potenziare l’accesso al lavoro dei giovani e lo sviluppo di nuove imprese locali.
  • Azioni concrete di marketing territoriale.
  • Valorizzazione del sistema delle eccellenze locali, Università di Dalmine, K Rosso, Point, ABB, Brembo, Tenaris Dalmine, … per favorire lo scambio informativo, di opportunità di formazione e di servizi tra gli enti citati, le amministrazioni ed il sistema di impresa locale.

2 Agenda strategica per la promozione dell’attività locale del cluster della SP 525

  • La Riorganizzazione del casello autostradale di Dalmine con uno svincolo diretto sul sistema tangenziale di Bergamo.
  • La Realizzazione di un sistema viario alternativo per la connessione con Treviglio, per il quale la provincia di Bergamo ha in corso la definizione delle azioni di riqualificazione.
  • Lo sviluppo di un piano provinciale per il trasporto pubblico locale per il quale è stata istituita l’agenzia provinciale per il TPL.
  • Il previsto sviluppo di frequenza ed efficienza del trasporto ferroviario passeggeri sulla linea Bergamo-Treviglio.
  • Il previsto raddoppio ferroviario per uso metropolitano della tratta Ponte S.Pietro-Montello con possibile fermata presso la sede universitaria di Via dei Caniana.

3 Azioni per la qualificazione del cluster della SP 525

  • Riqualificazione del sistema viario e la promozione di un sistema di trasporto pubblico ad alta frequenza in sede protetta.
  • Verifica di fattibilità di un sistema di bike sharing e/o di car sharing.
  • Promozione di iniziative di coordinamento del servizio pubblico e privato a beneficio delle imprese presenti sul loro territorio.

La nostra posizione

Come Nostra Dalmine abbiamo espresso un grandissimo apprezzamento sul contenuto e sulle modalità con cui è stato sviluppato e portato avanti questo progetto.

Tra le tante proposte che vengono elencate all’interno del documento ne troviamo molte che sono state delle nostre battaglie sin dall’inizio della consiliatura. Per esempio il bike sharing, la riqualificazione della 525, il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico ed il miglioramento della connessione tra Dalmine e Bergamo. Nondimeno l’attenzione che viene posta sul problema dell’occupazione e dell’orientamento giovanile è in linea con molte delle proposte che in questi anni abbiamo sviluppato e portato avanti, in quanto siamo particolarmente sensibili al tema.

Intervenendo in aula, il nostro consigliere Roberto Pinotti ha espresso soddisfazione: “Il documento è molto importante per il territorio. Bene la prospettiva a lungo termine e la progettualità, soprattutto sul lavoro e sulla mobilità”.

Ci teniamo a ringraziare ancora la Pastorale sociale per il grande lavoro svolto, sia come mediatore tra le varie realtà, sia per le grandi ed ambiziose proposte che ha presentato.

Non nascondiamo infine un pizzico di delusione per il fatto che un progetto simile sia stato coordinato e portato avanti da un soggetto privato. Pensiamo che sia compito delle istituzioni, e più in generale della rappresentanza politica, occuparsi di tali temi con queste modalità. Crediamo sia dovere dei gruppi politici e delle istituzioni sovra-territoriali (come la provincia) guardare oltre i confini comunali per avere una visione di progettualità più ampia e portare avanti iniziative di cooperazione tra i vari attori.

A tal proposito invitiamo il neo presidente della provincia Gianfranco Gafforelli a prendere in considerazione di sviluppare simili iniziative nel bene di tutto il territorio bergamasco.

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