Nostra Dalmine

Nostra Dalmine è la lista civica di persone attive sul territorio e nelle frazioni. Con questo blog raccontiamo la politica a Dalmine in modo semplice.

I lavori in Via Trento

Il progetto prevede la sostituzione delle alberature esistenti e altri interventi di manutenzione, per risolvere problemi di sicurezza e di decoro nel quartiere. Costerà € 260.000 e sarà una sorta di intervento gemello a quello già effettuato un paio d’anni fa in Via Trieste. Il 3 novembre 2022 sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria…

Il progetto prevede la sostituzione delle alberature esistenti e altri interventi di manutenzione, per risolvere problemi di sicurezza e di decoro nel quartiere. Costerà € 260.000 e sarà una sorta di intervento gemello a quello già effettuato un paio d’anni fa in Via Trieste.

Il 3 novembre 2022 sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria in Via Trento, nel quartiere della “Baggina” in centro a Dalmine. L’opera è prevista fin dal 2018 nel piano delle opere pubbliche del Comune di Dalmine ed è una sorta di intervento gemello a quello realizzato in Via Trieste a fine 2020. Costerà circa € 260.000, inclusa la progettazione e le opere a verde realizzate in economia.

Nello specifico, i lavori che sono previsti nell’area sono:

  • abbattimento degli alberi esistenti e sostituzione con alberi di altra specie;
  • sistemazione della carreggiata;
  • costruzione di un nuovo marciapiede;
  • sistemazione del sistema di captazione delle acque;
  • nuovo impianto di illuminazione a LED;
  • nuove aiuole;
  • realizzazione di tredici parcheggi nella piccola e perpendicolare Via Carnia.
La tavola di progetto, approvata dalla Giunta Comunale.

Per dare un po’ di contesto storico al quartiere, Via Trento (così come Via Trieste) appartiene alla cosiddetta “Città Greppiana”, realizzata negli anni ‘20 del Novecento e progettata dall’architetto Giovanni Greppi per le abitazioni degli operai della Dalmine. Si tratta ancora oggi di una zona prettamente residenziale, con strade a fondo chiuso dove il traffico è nullo e dove permangono gli originali disegni delle strade, con un doppio filare di pini italici, per un numero totale di 16 alberi.

Furono proprio gli interventi sulle alberature a creare le polemiche maggiori nel contesto dell’intervento di Via Trieste, con le critiche per la rimozione di filari storici. Anche in questo caso, siamo sicuri che non mancheranno le voci in opposizione a questo intervento, che prevede un’analoga soluzione.

Tuttavia, come indicato nella relazione della progettista Silvia Guadagni, le alberature presenti presentano “indebolimenti e cedimenti troppo pericolosi per essere trascurati […] oltre a determinare spaccature di carreggiata e marciapiedi che costituiscono un grave pericolo per l’incolumità di pedoni, autisti, ciclisti e motociclisti”.

Gli alberi verranno sostituiti da “carpinus betulus fastigiata” (carpino bianco), così come già avvenuto per Via Trieste, per ragioni storiche, culturali, territoriali ed agronomiche.

La pericolosità degli alberi di Via Trento, tratta dalla relazione dell’Arch. Silvia Guadagni.

Stando al cronoprogramma approvato dalla Giunta Comunale, l’intervento durerà circa 16 settimane e, salvo ritardi, dovrebbe dunque concludersi intorno alla metà di marzo 2023. Il costo dell’intervento è di € 260.000.

A realizzare il grosso dei lavori sarà l’impresa “Riva S.r.l.” che si è aggiudicata i lavori con determinazione del Comune di Dalmine nr. 1166 del 7 settembre 2022. Le opere a verde saranno invece svolte dalla ditta “Licini G s.r.l.”. Il progetto, come già citato, è stato redatto dall’architetto Silvia Guadagni e approvato il 30 maggio 2022 dalla Giunta Comunale.

Cosa ne pensiamo

Come Nostra Dalmine, lista civica presente in Consiglio Comunale con Fabio Tiraboschi e Mattia Buonocore, accogliamo positivamente l’intervento, così come già avvenne nel contesto della riqualificazione di Via Trieste. Infatti, l’opera pubblica va a risolvere una situazione di pericolo e accoglie una richiesta dei cittadini che abitano la via. Alcune questioni di sicurezza non potevano essere ignorate.

Naturalmente, condividiamo il pensiero malinconico di chi osserva che un pezzo della storia urbanistica della nostra città viene sradicato. Tuttavia, sommato tutto, le questioni di sicurezza risultavano fondamentali.

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# Commenti

  1. Avatar Francesco Bertoli
    Francesco Bertoli

    Non sono d’accordo.
    Se veramente si voleva salvare la traccia della città greppiana i mezzi tecnici ed architettonici c’erano (ed hanno anche i soldi). Solo che la brutalità di questa amministrazione non conosce limiti: storia, bellezza, salute, CO2, ossigeno, ombra ecc.ecc. sono termini sconosciuti. Vedi via Verdi.
    Mi spiace per la vostra sostanziale approvazione.

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