⚠️⚠️ L’amministrazione fa accordi con la REA durante le feste, senza confrontarsi con i cittadini e i gruppi politici ⚠️⚠️
Aggiornamento: l’accordo e la convenzione sono stati approvati
Quello che sta accadendo nella nostra città è scandaloso. In fretta e furia, l’amministrazione a guida Lega-Fratelli d’Italia chiude un accordo con REA, la società che gestisce l’inceneritore, senza informare minimamente i cittadini né ricercare un confronto in consiglio comunale, con i rappresentanti eletti.
Da qualche settimana, era noto che fosse arrivata una richiesta di accordo dall’azienda, che è impegnata in numerose cause con il Comune. Sul tema avevamo presentato una interrogazione urgente nel consiglio comunale del 30 novembre, ma la risposta ci era stata negata perché “il tema non era da considerarsi impellente”. L’accordo è ora inserito velocemente all’ordine del giorno dei lavori della prossima seduta.
I tempi? Convocazione e invio della documentazione il 22 dicembre, commissioni il 23 dicembre (dove i consiglieri dovrebbero sciogliere tutti i dubbi… su un documento studiato in meno di 24 ore), consiglio con l’approvazione definitiva il 27 dicembre. Ci prendono per i fondelli, anzi lo fanno con tutti i cittadini, che non sono stati consultati e informati. Né tantomeno i rappresentanti nel consiglio comunale, che non hanno i tempi e i modi per confrontarsi con i loro elettori, presentare proposte di modifica e ricercare un dibattito pubblico. Come al solito, tutto a scatola chiusa.
➡️ L’accordo. REA e il Comune rinunciano a tutte le cause in corso, la società ci rimborsa per 18 milioni di euro in rate fino al 2033 e viene siglata una nuova convenzione, con delle royalties (i costi che ogni trimestre REA deve a Dalmine per la compensazione ambientale) molto più svantaggiose.
18 milioni sono tanti (quante opere si possono fare a Dalmine!), ma c’è da dire che sono né più né meno di quanto REA ci doveva già di diritto. La nuova convenzione regola meglio i rapporti, ma è nettamente più svantaggiosa per il Comune rispetto al passato. Il materiale da studiare è corposo e complesso, soprattutto in quattro giorni durante le feste.
Noi proviamo a fare del nostro meglio, in questa delicatissima fase. Stasera (giovedì 23 dicembre) in commissione faremo una quarantina di domande puntuali, domani organizziamo una diretta Facebook in cui possiamo discutere con chi si collegherà dell’accordo e spiegarlo meglio.
Non ci saremmo mai aspettati di dover parlare di un tema così importante tra Natale e S. Stefano, senza la possibilità di avviare un dibattito pubblico. In fretta e senza confronto: allucinante!
Lo spiegone del nostro Fabio Tiraboschi:
Aggiornamento: l’accordo e la convenzione sono stati approvati