Il teleriscaldamento dell’inceneritore di Dalmine andrà a Bergamo

La rete di teleriscaldamento dell’inceneritore a Sabbio sarà collegata alla rete di Bergamo, invece che alla rete di Dalmine come inizialmente previsto.

L’amministrazione di Dalmine ha dato il benestare al progetto che prevede il collegamento della rete di teleriscaldamento dell’inceneritore di Dalmine alla rete di Bergamo, gestita da A2A. Il teleriscaldamento sfrutta l’acqua calda o il vapore prodotti delle centrali per riscaldare gli edifici pubblici e privati.

La convenzione del 1998 tra Comune e REA, la società che gestisce l’inceneritore a Sabbio, prevedeva la realizzazione di una rete di teleriscaldamento per portare l’acqua calda prodotta dall’impianto di smaltimento rifiuti fino alle piscine comunali e al velodromo. Questa rete non è mai stata costruita.

Nella nuova convenzione, aggiornata dall’amministrazione a fine 2021 in fretta e furia durante le feste, il progetto di costruzione della rete di teleriscaldamento fino alle piscine e al velodromo non c’è più. Inoltre, la società REA non darà nulla al Comune per non aver rispettato la convenzione.

Ora invece l’acqua calda finirà a Bergamo. Danno e beffa.

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Aggiornamento 2022. È previsto un raddoppio dell’impianto. Un’operazione dalla quale il Comune di Dalmine, che ha rinunciato al teleriscaldamento previsto dall’originaria convenzione, guadagna niente meno che una colonnina di ricarica elettrica.

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