Nostra Dalmine

Nostra Dalmine è la lista civica di persone attive sul territorio e nelle frazioni. Con questo blog raccontiamo la politica a Dalmine in modo semplice.

Categoria: Bilancio

  • I 7 milioni di fondi covid per Dalmine da Regione Lombardia

    I 7 milioni di fondi covid per Dalmine da Regione Lombardia

    Il 6 agosto 2020, il Sindaco Bramani e la presidente del Consiglio Comunale nonché assessora regionale Terzi hanno annunciato che Regione Lombardia invierà al Comune di Dalmine 7 milioni di euro.

    Di questi ben 6 milioni e 200 mila euro verrano utilizzati per sole due opere: il recupero dell’edificio Ex Cral e il prolungamento di Via Pio XII a Brembo così da raggiungere la Tangenziale Sud all’altezza di Treviolo.

    I lavori di recupero dell’edificio Ex Cral sono stati completati nel 2024 e ospita la nuova sede della Polizia Locale e gli uffici Anagrafe e Protocollo.

    Nel 2021, il prolungamento di Via Pio XII è stato sostituito dal collegamento con il cimitero di Sforzatica. Il progetto definitivo è stato approvato durante il Consiglio Comunale del 18 dicembre 2024.

    Con la delibera nr. 6047 del 1° marzo 2022, Regione Lombardia ha ufficialmente deliberato 6,35 milioni di euro per il Comune di Dalmine. Si tratta del famoso Piano Marshall che servirà a finanziare lo svincolo Dalmine-Treviolo, la riqualificazione dell’ex Cral in centro città e la ristrutturazione della caserma dei carabinieri.

    Il commento di Nostra Dalmine

    Il prolungamento di Via Pio XII è un’opera che potrebbe non essere così vantaggiosa per il nostro territorio perché farà aumentare il consumo di suolo (si costruisce una strada in mezzo ai campi) e creerà un nuovo grande viale nella nostra città. Il grande progetto – condiviso da tutte le amministrazione precedenti – di dirottare il traffico sul Provinciale rendendolo più scorrevole cozza con questo progetto. Si rischia di spostare parte del traffico del Provinciale su una strada interna, rendendola un’alternativa preferibile. Senza contare il lato della sicurezza: l’aumento del traffico renderà tutti gli attraversamenti pedonali sull’asse Brembo-Mariano più pericolosi, serviranno interventi per renderli più sicuri.

    La soluzione al traffico di Dalmine non è costruire nuove strade ma diminuire il traffico esistente, cioè diminuire il numero di persone che usano l’automobile. Per fare questo servono politiche forti per incentivare mezzi alternativi (la bicicletta, i mezzi pubblici) in modo tale da dare alternative facili, economiche e veloci alle persone. La maggior parte di questi 7 milioni sarebbe dovuta andare per questo tipo di interventi.

    L’ambiente è l’altro grande assente: non ci sono politiche per la tutela ambientale, per l’aumento delle aree verdi e per la diminuzione dell’inquinamento.

    Come Nostra Dalmine, lista civica di minoranza con due consigilieri comunali, pensiamo che l’amministrazione di Dalmine sta sprecando una grandissima opportunità per la nostra città e dimostra ancora una volta come ambiente e mobilità sostenibile non siano le priorità della sua agenda politica.

    Potrebbe interessarti: Il nostro commento alla variazione di bilancio dei famosi 7 milioni

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  • DUP 2019, Nostra Dalmine: “Contrari, manca una visione”

    DUP 2019, Nostra Dalmine: “Contrari, manca una visione”

    Durante la seduta del consiglio comunale del 26 febbraio 2019, si è discusso e approvato il DUP, il Documento Unico di Programmazione che elenca le attività annuali dell’amministrazione comunale. Roberto Pinotti, capogruppo Nostra Dalmine, ha votato contrario: “Manca una visione”. (altro…)

  • Il pignoramento dei conti di Onda Blu

    Il pignoramento dei conti di Onda Blu

    Sono stati pignorati 45.000 euro a Onda Blu, la cooperativa che gestisce le piscine di Dalmine. – Articolo del 2018

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  • Il Comune di Dalmine contro Onda Blu

    Il Comune di Dalmine contro Onda Blu

    A causa dei numerosi debiti del gestore delle piscine di Dalmine Onda Blu (625.000 euro), il Comune di Dalmine ha dato mandato ad un legale per la rescissione del contratto e la riscossione di quanto dovuto. La società ha fatto ricorso. – Articolo del 2017

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  • Nostra Dalmine: sulle piscine l’Amministrazione prenda una strada chiara

    Nostra Dalmine: sulle piscine l’Amministrazione prenda una strada chiara

    Come Nostra Dalmine chiediamo un maggior decisionismo sulla questione delle piscine comunali, che da diversi anni fa percepire il suo peso sul bilancio cittadino, con un debito arrivato ormai a 450.000 euro. – Articolo del 2017

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  • Bilancio consuntivo 2016: la nostra astensione

    Bilancio consuntivo 2016: la nostra astensione

    Ok digitalizzazione, innovazione e sociale. No comunicazione, urbanistica e cultura.

    Nel consiglio comunale del 22 giugno 2017 si è votato il bilancio consuntivo 2016, una serie di documenti che chiudono ufficialmente il 2016 e ne descrivono i risultati. Di seguito l’intervento di Roberto, il nostro consigliere, e infine la spiegazione della nostra scelta di voto. Se vuoi approfondire, a questo indirizzo trovi tutti i documenti tecnici del bilancio.

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  • Come sarà Dalmine nel 2017

    Come sarà Dalmine nel 2017

    Le slide semplici-e-colorate di Nostra Dalmine per spiegare che cosa il Comune di Dalmine ha in serbo per questo 2017.

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  • Geseco, la società da 5 milioni di euro di debito

    Geseco, la società da 5 milioni di euro di debito

    La storia di Geseco parte dal lontano 2002. A causa della complessità e della lunghezza dell’argomento, in questo articolo ci limitiamo a riportare i fatti più importanti accaduti dopo la nostra entrata in Consiglio Comunale. Stiamo lavorando a un articolo completo ed esaustivo, ci vuole tempo.

    Cosa è Geseco

    Ge.Se.Co. srl sta per Gestione dei Servizi Comunali, si tratta di una azienda 100% comunale creata nel 2002 per la gestione della farmacia comunale di Via Provinciale (la farmacia è stata poi venduta). Negli anni Geseco ha assunto altri incarichi, ad esempio la gestione dell’illuminazione pubblica, degli alloggi ERP (le case popolari), la manutenzione delle strade, etc.

    Il debito della società (a fine 2015) è arrivato a ben 5 milioni di euro: 1 500 000 verso le banche, 2 500 000 verso il comune, 700 000 verso piccoli fornitori, 50 000 altre cose.

    La società è in liquidazione da ottobre 2013, l’obiettivo è pagare tutti i debiti per poi chiuderla.

    Un passo indietro

    Nel 2012 il Governo Monti vara il Decreto Competitività che stabilisce, tra le tante cose, la chiusura di quelle società partecipate che hanno il bilancio in perdita in almeno uno dei tre anni precedenti, per i comuni al di sotto dei 30.000 abitanti. Geseco è tra queste.

    L’amministrazione di Dalmine (Lega Nord più Forza Italia) provvede allora alla costituzione di una commissione speciale per la risoluzione del problema: senza altre possibilità si decide per la liquidazione e per la reinternalizzazione di diversi servizi e la vendita della farmacia in via Provinciale.

    Nel 2014, la Finanziaria del Governo Letta abroga quel pezzo del Decreto Competitività di Monti che parla di società partecipate in debito. L’amministrazione di Dalmine (sempre Lega Nord più Forza Italia) decide quindi di congelare il problema, in attesa del cambio di amministrazione (a giugno ci saranno le elezioni).

    Il Partito Democratico di Dalmine fa una una campagna elettorale incentrata anche sulla questione, in cui annuncia che avrebbe posto fine alla liquidazione.

    Fra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un mare enorme, e infatti la nuova amministrazione (targata Partito Democratico), viste le continue perdite nel bilancio della società, valuta l’opzione della liquidazione.

    Le scelte del PD

    Tra le prime azioni della nuova amministrazione ci sono la reinternalizzazione di due dipendenti (da GeSeCo al Comune) e l’assunzione di un nuovo liquidatore poiché secondo la Sindaca è venuto meno il rapporto di fiducia con il vecchio liquidatore. Il 3 febbraio 2015 entra in carica il nuovo liquidatore.

    Ad aprile si mette in vendita l’edificio di via Provinciale che ospitava la farmacia comunale, per ripianare parzialmente il debito.

    A fine anno c’è il primo voto importante: l’acquisto, da parte del Comune di Dalmine, del magazzino di Geseco per 630 000 euro. Votiamo a favore perché secondo noi la scelta è coerente con il processo di liquidazione e consente alla società di “respirare” con un po’ di liquidità, pagando i fornitori che attendono soldi da diversi mesi. Se Geseco dovesse fallire prima della liquidazione, anche il magazzino sarebbe ipotecato e svenduto, causando un danno enorme al Comune (e alla collettività).

    FarmacExit

    Sei mesi dopo, nel Consiglio Comunale del 27 giugno 2016, c’è il secondo passo importante: si vota per vendere la farmacia comunale di Via Marconi (l’unica rimasta dopo la vendita di quella in Via Provinciale).

    Votiamo a favore perché riteniamo che la farmacia comunale sia un’istituzione che in questo momento storico non ha più la tradizionale funzione di calmierare i prezzi, con la liberalizzazione del mercato anche online. Per recuperare la funzione di aiuto ai cittadini più bisognosi, può essere un’idea quella di istituire dei voucher comunali convenzionati con le farmacie private del territorio.

    Per quanto riguarda i dipendenti, è importante quanto ha sostenuto la Sindaca (il massimo impegno per il loro ricollocamento) e lo appoggiamo al massimo.

    Paghiamo una gestione pessima della Farmacia Comunale e di Geseco, paghiamo un debito accumulato in tutti questi anni, paghiamo consulenze probabilmente non necessarie, tutto questo ora ricade sulle spalle di tutta la comunità.

    Il 16 dicembre viene pubblicato l’esito di gara dell’asta pubblica: farmacia venduta per circa 2 200 000 €.

    Il nostro ruolo

    In questi due anni e mezzo di consiliatura abbiamo esercitato pienamente la nostra funzione di vigilanza e controllo, richiedendo:

    – incontri continui con l’Amministrazione per la rendicontazione delle azioni svolte sul tema e per la discussione delle possibili risoluzioni;

    – documentazione completa (verbali delle riunioni, bilanci, conferenze, etc) per tenerci aggiornati e controllare che tutto fosse svolto correttamente;

    – interrogazioni scritte periodiche per monitorare la situazione.

    Conclusione

    Giudichiamo positivo il lavoro svolto dall’attuale Amministrazione, sopratutto nella gestione del reintegro dei dipendenti e nella vendita degli immobili e della farmacia.

    Abbiamo però lamentato un ritardo nella stesura del piano di liquidazione, che è arrivato solo qualche mese fa. Piano che comunque appare coerente con la pianificazione.

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  • Farmacia Comunale: tutte le novità

    Farmacia Comunale: tutte le novità

    Ieri sera in commissione sono state presentate le novità riguardanti la Farmacia Comunale di via Marconi. L’analisi finanziaria ha dimostrato che la farmacia, attualmente di proprietà di Geseco (una società comunale per la gestione di alcuni servizi), da anni in perdita, non è sostenibile. Per questo, si procederà alla perizia per stimarne il valore e successivamente si aprirà il bando per la vendita di immobile e concessione dell’attività.

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  • Bilancio di Previsione 2016-2018: la nostra astensione

    Bilancio di Previsione 2016-2018: la nostra astensione

    Nella seduta di consiglio comunale dell’11 aprile 2016, è stato definitivamente approvato il bilancio di previsione 2016-2018. Il nostro voto di astensione: “opere legate a troppe alienazioni improbabili”.

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