Nostra Dalmine

Nostra Dalmine è la lista civica di persone attive sul territorio e nelle frazioni. Con questo blog raccontiamo la politica a Dalmine in modo semplice.

Autore: Nostra Dalmine

  • A Sforzatica cambia tutto per non cambiare niente

    A Sforzatica cambia tutto per non cambiare niente

    I lavori di abbellimento della Piazza di Sforzatica Sant’Andrea sono conclusi. Il commento di Nostra Dalmine è negativo: la piazza ha bisogno di un intervento sulla viabilità così da diminuire il traffico e restituire gli spazi al quartiere e alle persone. – Aggiornato al 2022

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  • Il non-esperimento di via Pio XII

    Il non-esperimento di via Pio XII

    A fine maggio, lungo Via Pio XII sono stati fatti due interventi di modifica alla viabilità: la chicane e i parcheggi. Dopo 48 ore sono stati rimossi. La chiave è la condivisione.

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  • Il Comune spenderà +846.000 euro per le utenze nel 2022

    Il Comune spenderà +846.000 euro per le utenze nel 2022

    Il Comune di Dalmine spenderà +846.000 euro per le utenze nel 2022. Come Nostra Dalmine abbiamo proposto all’amministrazione di realizzare un piano di riduzione dei consumi, ma nessuno dalla maggioranza ha risposto al nostro stimolo.

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  • Consiglio Comunale del 20 giugno 2022

    Consiglio Comunale del 20 giugno 2022

    Lunedì 20 giugno 2022 si è svolto un nuovo Consiglio Comunale a Dalmine. Ecco cosa è successo.

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  • A Brembo costruiranno parecchio

    A Brembo costruiranno parecchio

    A Brembo verranno costruite numerose unità residenziali, con strade e parcheggi annessi. Per l’ufficio tecnico è AT07, dove AT sta per Ambito di Trasformazione, e riguarda tutta l’area dietro il campo da calcio in erba. Sono più di 50.000 di metri quadrati.

    L’area agricola diventerà area residenziale e commerciale.

    La grande area che verrà urbanizzata [fonte: tavole del progetto]

    Le costruzioni saranno più o meno così. Potranno variare nella fase di costruzione vera e propria.

    Una bozza delle possibili costruzioni [fonte: tavole del progetto]

    Che cosa verrà costruito

    È un po’ presto per dirlo, però possiamo ipotizzare piccoli condomini (massimo 12 metri), attività commerciali, villette.

    Le principali novità:

    • Via Bastone verrà collegata a via Caduti di Nassiriya (cerchio rosso qui sopra), con alberi e pista ciclabile.
    • Il Parco Falcone e Borsellino verrà collegato alle nuove aree tramite il prolungamento del sentiero già presente.
    • Verrà costruito un mega parcheggio sotto la linea di alta tensione per servire il campo da calcio, nonostante esista già un parcheggio per il campo da calcio.

    Da dove arriva

    Quest’area è a destinazione residenziale da almeno il 2003. Non abbiamo i documenti precedenti al 2003.

    Nel 2013 è stato ufficialmente creato l’Ambito di Trasformazione di quest’area, così da dare la possibilità ai proprietari dei terreni di costruire.

    Già nel 2017 i proprietari dei terreni avevano fatto richiesta di costruzione per poi mettere in pausa l’operazione. Nel 2021 i proprietari hanno ripreso interesse e hanno chiesto le autorizzazioni al Comune.

    Perché se ne parla ora? I proprietari dei terreni hanno deciso di suddividere l’intera area in tre aree più piccole, indipendenti nella costruzione. In questo modo posso partire alcuni lavori, che non sono più vincolati alla realizzazione dell’intero progetto.

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  • Come diventerà l’edificio “Ex Cral”

    Come diventerà l’edificio “Ex Cral”

    Regione Lombardia ha inviato 7 milioni di euro al Comune di Dalmine. L’Amministrazione di Dalmine ha deciso di usare alcuni di questi soldi per il recupero dell’edificio Ex Cral, che diventerà la nuova sede della Polizia Locale e di alcuni uffici comunali. – Aggiornato 2023

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  • I prolungamenti di contratto con Onda Blu

    I prolungamenti di contratto con Onda Blu

    Nel 2022 è scaduto il contratto di Onda Blu, la cooperativa che gestisce le piscine comunali di Dalmine dal 2002. L’Amministrazione Bramani ha deciso di mantenere aperta la piscina prorogando il contratto per ben tre volte perché non riesce a trovare un nuovo gestore.

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  • Una nuova linea di bus elettrici da Bergamo a Dalmine

    Una nuova linea di bus elettrici da Bergamo a Dalmine

    I lavori sul Provinciale a Dalmine

    Se sei qui per i lavori sul Provinciale attualmente in corso: dal 5 marzo al 5 giugno ci sarà un senso unico su via Provinciale e via Baschenis. Maggiori informazioni

    Una cartina dei lavori, premi sull’immagine per ingrandirla — Fonte: Comune di Dalmine

    La linea E-BRT

    Il collegamento tra Bergamo, Dalmine e Verdellino è cruciale per la provincia, essendo frequentato quotidianamente da chi si sposta per lavoro o studio. Tuttavia, presenta storiche criticità viabilistiche che sono state affrontate solo parzialmente, come dimostrato dal tentativo della navetta universitaria Caniana-Dalmine-Verdello, ora dismessa.

    La situazione sembra finalmente migliorare grazie alla linea e-BRT (“Electronic Bus Rapid Transit”), una soluzione innovativa che supera progetti irrealizzati come quello del tram.

    Grafica elaborata da L’Eco di Bergamo

    Il progetto

    Nel giugno 2021, nell’ambito del PNRR, è stata finanziata la linea e-BRT per 84 milioni di euro, con lavori affidti a Vitali SPA previsti tra il 2024 e il 2026.

    La linea collegherà Bergamo, Lallio, Dalmine, Osio Sopra, Osio Sotto e Verdellino, offrendo un percorso di circa 15 km verso Verdellino e verso Bergamo, con 24 e 21 fermate rispettivamente, di cui 12 km in sede riservata.

    I vantaggi includono tempi di percorrenza ridotti: rispetto agli attuali 58 minuti della linea 5 di ATB, l’e-BRT ne impiegherà 47, con una maggiore frequenza (15 minuti contro 30) e capacità (700 utenti contro 400). Inoltre, saranno presenti 3 linee di adduzione, una delle quali collegherà Levate e Osio a Bergamo, servendo tutte le frazioni di Dalmine e fungendo da nuova linea 5.

    Possibile tracciato della E-BRT

    La linea e-BRT presenta diversi vantaggi interessanti:

    • Impatto ambientale: si prevede una riduzione di 780 tonnellate di CO2 all’anno, un calo dell’inquinamento acustico di 7 decibel e una diminuzione del 65% nei costi di manutenzione ed efficientamento energetico. Saranno inoltre riqualificati marciapiedi e altre infrastrutture lungo il Provinciale.
    • Sistema tariffario: inizialmente invariato, verrà progressivamente esteso fino a Verdellino, consentendo un unico abbonamento valido per ATB e parte di Trenord.
    • Integrazione con i treni: le corse dell’e-BRT saranno sincronizzate con i treni da e per Bergamo e Verdello.
    • Corsie preferenziali: in direzione Verdellino sarà coperta la roggia colleonesca per creare una corsia riservata.

    La linea offrirà i vantaggi del tram (corsie preferenziali e alta efficienza) con costi inferiori e maggiore flessibilità di tracciato.

    Cosa succederà a Dalmine

    Le fermate previste per la linea principale e-BRT nel comune di Dalmine saranno: Zona del Bricoman, Via Provinciale, Viale Locatelli, Antenna, Velodromo e SIAD. Queste fermate riprendono quelle già esistenti, facilitando l’adattamento degli utenti abituali.

    Siamo finalmente riusciti ad ottenere le tavole del progetto definito, che pubblichiamo a questo indirizzo. La caratteristica principale di EBRT è la costruzione, nella maggior parte del percorso, di una corsia riservata per i mezzi pubblici. Ci saranno quindi grandi cambiamenti alle strade coinvolte.

    Lo rotonda dell’Autostrada: verranno create due nuove corsie che taglieranno a metà la rotatoria. Dei semafori bloccheranno temporaneamente la viabilità per permettere agli autobus di attraversare l’incrocio.

    Potrebbe interessarti: Come sarà il nuovo casello autostradale di Dalmine

    Via Provinciale, dall’autostrada alle Piscine: verranno create due nuove corsie esterne, una per senso di marcia. Esempio fronte benzinaio Mora.

    Viale Locatelli: non cambierà nulla, gli autobus utilizzeranno le corsie delle auto.

    Via Provinciale, dalle piscine a Sabbio: verranno create due nuove corsie esterne, una per senso di marcia.

    Via Provinciale, l’incrocio con via Roma per Sabbio.

    Via Provinciale, dal sottopassaggio dell’autostrada all’inceneritore: verranno create due nuove corsie esterne, una per senso di marcia.

    Cosa ne pensa Nostra Dalmine

    Come Nostra Dalmine, lista civica di minoranza con due consiglieri comunali, siamo molto favorevoli al progetto: si tratta di una di quelle opere che può davvero risultare incisiva nel processo con cui si vuole (e si deve!) dare un volto più sostenibile e moderno alla nostra Provincia e, di conseguenza, al nostro Comune. Siamo contenti che ATB ci abbia creduto fortemente e siamo impazienti di vedere i prossimi passi, con i benefici che ne deriveranno anche per i tantissimi e le tantissime pendolari che quotidianamente entrano ed escono da Dalmine.

    Potrebbe interessarti: Come Nostra Dalmine vuole risolvere il problema del traffico a Dalmine

    Purtroppo, la maggioranza del consiglio comunale di Dalmine non è sulla nostra stessa lunghezza d’onda. Per la Lega, la linea e-BRT potrebbe potenzialmente portare ad un aumento delle problematiche di viabilità invece che ad una loro diminuzione. Si tratta di obiezioni che abbiamo francamente trovato sconclusionate, oltre che palesemente in conflitto con l’ambientalismo sbandierato dall’Amministrazione nelle ultime settimane.

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    Aggiornamento 28 novembre 2024: Articolo aggiornato con la pubblicazione del progetto esecutivo e le novità sui lavori veri e propri.

    Aggiornamento 4 marzo 2025: Articolo aggiornato con la pubblicazione del progetto definitivo e le nuove modifiche viabilistiche.

  • L’Amministrazione punta sulle auto, di nuovo

    L’Amministrazione punta sulle auto, di nuovo

    L’Amministrazione ha presentato il proprio piano per il traffico a Dalmine. La priorità viene data ancora una volta alle automobili, a discapito di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici. Il traffico verrà semplicemente spostato da altre parti, non eliminato. Come Nostra Dalmine pensiamo serva una politica forte sulla viabilità, incentrata sulla lotta alla crisi climatica.

    Il 26 aprile 2022 è stato presentato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano che verrà adottato dall’Amministrazione a guida Lega e Fratelli d’Italia. Questo piano, abbreviato in PGTU, è un documento generale mirato a riorganizzare il traffico di Dalmine, in particolare la circolazione delle automobili, i parcheggi e le cosiddette “Zone 30”, in cui il limite di velocità è posto a 30 km/h.

    L’attuale Amministrazione ha deciso di aggiornare il precedente Piano a seguito delle grandi trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali che Dalmine ha subito e subirà. Questo processo è stato portato avanti grazie a dei programmi informatici di simulazione del traffico e integrando gli studi provinciali e regionali che individuano l’area di Dalmine come particolarmente congestionata dal traffico pesante e di attraversamento.

    Le principali criticità che il piano si prefigge di risolvere sono quelle che tutti conosciamo:

    • I flussi in entrata e uscita dalla Tangenziale Sud (la cosiddetta “Dalmine-Villa d’Almè”) e dal Provinciale, con particolare rilievo alla rotatoria che interseca i due tratti
    • La tratta tra Via Bastone, via Papa Pio XII e via Segantini
    • La zona di viale Locatelli e viale Marconi
    • Le intersezioni sul Provinciale
    • Il traffico di attraversamento a Mariano

    Le proposte dell’Amministrazione, in sintesi

    Ecco quali sono i principali interventi che emergono dal piano e che l’Amministrazione si impegnerà a realizzare nei prossimi anni.

    L’intervento sul casello dell’autostrada A4, ormai noto da tempo. Lo svincolo verso Stezzano sarà fondamentale per rendere più fluidi gli spostamenti sulla grande rotonda del Provinciale, che secondo i progettisti costituisce il vero problema di tutta la viabilità dalminese. Naturalmente questo intervento non è di competenza comunale.

    Potrebbe interessarti: Come sarà il nuovo casello autostradale a Dalmine

    Il possibile tracciato della Gronda Nord

    La “Gronda Nord”, ovvero il nuovo collegamento tra Dalmine e Treviolo, che andrebbe ad alleggerire il traffico di attraversamento a Sforzatica. Come Nostra Dalmine siamo contrati a quest’opera.

    Potrebbe interessarti: Tutte le criticità del collegamento Dalmine – Treviolo

    Il possibile percorso del “By-pass Est”

    Il “By-pass Est” tra via Provinciale e lo svincolo della SP470. Si tratta di un collegamento di competenza sovracomunale che connettendo via Provinciale e la Gronda Nord (passando per via delle Noci) permetterebbe di drenare notevolmente il traffico interno.

    Un piano sulla mobilità ciclopedonale in via Provinciale.

    Zone 30. Oltre a quelle già realizzate in via Verdi e a Mariano, se ne vogliono implementare altre tra Viale Betelli e Via Manzoni, a Sforzatica, a Brembo e a Sabbio.

    Riorganizzazione “a corona” dei parcheggi nei pressi dell’Università e relativa interlocuzione con Tenaris per utilizzare alcuni dei suoi spazi.

    Nuove rotonde in via Filzi, via Capitano Sora, via Dante, via Monte Sabotino, via XXV Aprile e via Stella Alpina.

    Collegamento diretto tra la rotonda di Viale Lombardia (sul Provinciale) e via Roma.

    Cosa ne pensiamo come Nostra Dalmine

    Il parere di Nostra Dalmine, lista civica di minoranza con due consiglieri comunali, è contrario e lo ribadiremo anche in Consiglio Comunale quando il provvedimento andrà approvato.

    Questo PGTU, un po’ limitato dalla necessità di integrarlo con ulteriori piani spefici come quello sulle biciclette, contiene senza dubbio alcuni spunti di valore. Abbiamo decisamente apprezzato il lavoro sulle zone 30 perché pensiamo siano la base per future aree completamente ciclopedonali e speriamo vengano pienamente portato a termine.

    Ma l’elefante nella stanza è sempre lo stesso: non si mira a ridurre l’utilizzo del mezzo privato il più possibile, bensì a spostarlo su direttrici diverse e renderlo più agevole.

    Come Nostra Dalmine siamo però convinti che in un’ottica di sostenibilità ambientale e di rivoluzione viabilistica sia fondamentale armonizzare i piani del traffico, delle biciclette e dei mezzi pubblici in modo tale che la mobilità dolce e leggera sostituisca gradualmente quella pesante e inquinante, e non che venga vista come un optional. Purtroppo ci sembra che l’Amministrazione non voglia andare in questa direzione.

    Un esempio lampante? Il grande affollamento degli studenti universitari va risolto spostando i parcheggi all’esterno della città e puntando su nuovi servizi di trasporto pubblico. Questa Amministrazione, invece, vuole solo modificare le aree di sosta interne senza scoraggiare l’utilizzo dell’auto.

    Questa Amministrazione non sa ascoltare. Alcuni mesi fa, su richiesta dell’Amministrazione stessa, abbiamo inviato le nostre osservazioni, tante ed articolate, ma non sono state adottate né nel metodo né nelle finalità, né tantomeno nel contenuto. Ci piacerebbe che le minoranze politiche e i cittadini venissero ascoltati per davvero su temi così delicati che segneranno indelebilmente il futuro della nostra città.

    Il nostro intervento in Consiglio Comunale

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  • I pediatri di Via Marconi verranno sfrattati

    I pediatri di Via Marconi verranno sfrattati

    Abbiamo aspettato un po’ di tempo prima di scrivere questo articolo per sentire con chiarezza tutte le parti in gioco e comprendere al meglio la situazione. Ora possiamo dirlo con certezza e spiegare il tutto: i pediatri che attualmente operano in Via Marconi si sposteranno entro febbraio 2023 dallo stabile, dopo aver ricevuto l’avviso di sfratto dalla società pubblica Geseco, interamente gestita dal Comune di Dalmine.

    Il contesto: chi sono i pediatri che operano in Via Marconi?

    Attualmente a Dalmine ci sono quattro pediatri. Tre di questi, operano presso uno studio al primo piano di Via Marconi 9, lo stesso stabile dove c’è la Farmacia All’Università. Si tratta dei dottori Franco Salvi, Carla Guadagni e Carmela Ghisalberti. I tre medici operano da diversi anni in quello stabile, che fu edificato nel 2008 dalla società pubblica Geseco, di proprietà del Comune di Dalmine, ideato per essere un “polo sanitario” con la farmacia comunale ed altri studi medici.

    L’edificio è particolarmente utile, poiché favorisce il lavoro di équipe dei dottori, sempre più importante e necessario per le professioni sanitarie. Anche durante il Covid-19, a detta dei medici che abbiamo incontrato l’8 marzo 2022, questo spazio e questo lavoro di team è stato fondamentale e imprescindibile.

    Perché ora le cose cambiano?

    La società Geseco, che era nata come “gestione dei servizi comunali” (da cui l’acronimo del nome), è stata posta in liquidazione dal Consiglio Comunale di Dalmine nel 2012, recependo le direttive del Governo Monti, che imponevano la chiusura alle società pubbliche con determinati criteri di perdita a bilancio. In questi dieci anni, il processo di liquidazione della società è stato progressivo, con la vendita delle due farmacie comunali (in Via Provinciale e in Via Marconi, per l’appunto), la reinternalizzazione di dipendenti e mansioni ed altre vicende.

    Attualmente, la società ha ancora circa 4 milioni di euro di debiti e, oltre che una causa legale, deve risolvere la situazione di tre immobili attualmente in patrimonio:
    • L’edilizia popolare (“case popolari”) di Via Verdi, che dovrebbero essere acquisite dal Comune.
    • Il dormitorio universitario di Via Verdi, che potrebbe essere acquistato dall’Università.
    • Parte dell’immobile di Via Marconi 9 (piani primo, secondo e interrato), in cui sono ospitati i pediatri.

    Per questo motivo, la scelta del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Dalmine è stata quella di mettere all’asta l’immobile di Via Marconi 9, come locale commerciale. Le prime aste sono andate deserte, ma presto ne verrà aperta un’altra. I pediatri hanno contestualmente ricevuto un avviso di sfratto per febbraio 2023, comunque vadano le aste.

    Cosa possono fare i pediatri?

    I pediatri hanno il diritto di prelazione per l’acquisto dell’edificio, ma hanno fatto sapere di non essere interessati in alcun modo, perché hanno un’età matura (e dunque pochi anni di lavoro di fronte). La loro prospettiva è la ricerca di uno spazio simile a Dalmine, per continuare a lavorare in équipe, ma è molto difficile trovarlo. Dunque, è possibile che ricerchino un’alternativa in un altro Comune dell’ambito sanitario, come Levate o Osio Sopra.

    Il Comune potrebbe acquistare l’immobile?

    Realisticamente, è difficile giustificare l’acquisto dell’immobile di Via Marconi 9 da parte del Comune di Dalmine. Teniamo di lato il discorso dell’investimento economico, per il quale potrebbero essere ricercate soluzioni tecniche, come l’utilizzo dei “fondi REA” in arrivo dalla società che gestisce l’inceneritore, a seguito dell’accordo stipulato a dicembre 2021. Stando alle informazioni condivise dal liquidatore di Geseco, il Dott. Maurizio Locatelli, nella commissione comunale del 27 aprile 2022, l’immobile è valutato circa 1.1 milioni di euro e potrebbe, nella sua interezza, garantire un affitto annuale al Comune di € 50.000. L’investimento sarebbe dunque con tutta probabilità in perdita.

    Potrebbe interessarti: Cosa è successo con l’inceneritore REA a Dalmine

    Ne potrebbe valere comunque la pena?

    Allo stesso tempo, va considerata la finalità pubblica che attualmente garantisce l’edificio, e che invece nel caso di una vendita ad un privato per spazi commerciali si perderebbe completamente. Qualcuno pensa che la presenza dei pediatri sia un valore alto, tale anche da giustificare una “perdita” del Comune di Dalmine.

    Al di là di questo, il Comune poteva fare qualcosa di diverso?

    Pur comprendendo le ragioni economiche che rendono l’acquisto dell’immobile attualmente impraticabile, dal momento che si configurerebbe come fonte di ingente debito per il Comune, a nostro avviso l’Amministrazione avrebbe potuto essere più partecipe e proattiva nel cercare di trovare, insieme ai pediatri, una soluzione alternativa che consentisse loro di restare a Dalmine. Come autorità sanitaria del territorio, il Sindaco avrebbe forse potuto interessarsi maggiormente, in collaborazione con l’ASST e gli altri enti pubblici, per consentire di insediare una nuova struttura pediatrica sul territorio, anche in relazione alla riforma sanitaria imminente e alla possibilità di avere a Dalmine una casa della comunità.

    In questo modo, i genitori e i parenti di Dalmine rischiano di perdere un fondamentale servizio pubblico nelle strettissime vicinanze. Qualche chilometro di distanza potrebbe creare qualche difficoltà, ad esempio, ai nonni senza patente, che non potrebbero così accompagnare agilmente i bambini assistiti.

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