Nostra Dalmine è la lista civica di persone attive sul territorio e nelle frazioni. Con questo blog raccontiamo la politica a Dalmine in modo semplice.
➡️ L’intervento nasce — secondo l’Amministrazione — per ridurre il traffico negli orari di ingresso e uscita dalle Aldo Moro. Ma creare parcheggi davanti alla scuola rischia di ottenere l’effetto opposto: incentivare l’uso dell’auto, aumentare la congestione e rendere più pericoloso l’uso della bicicletta da parte degli studenti e delle studentesse.
➡️ Terminato il momento di maggiore afflusso, i parcheggi rimangono perlopiù vuoti, occupando spazio pubblico che potrebbe essere destinato ad altri usi, come una pista ciclabile.
➡️ Molti studenti possono tranquillamente raggiungere la scuola in bicicletta o a piedi, salvo naturalmente situazioni particolari.
➡️ Se l’obiettivo è limitare il traffico scolastico, risulta difficile capire il senso di estendere i parcheggi anche fino in fondo a via Cave / Cascina Bianca. Senza considerare che i parcheggi in curva sono molto pericolosi, ma per l’Assessore Simoncelli è tutto ok.
Cosa avrebbe fatto Nostra Dalmine
Realizzare una pista ciclabile per incentivare gli studenti (e le famiglie) ad utilizzare la bicicletta, rendendo il tragitto casa-scuola sicuro. Serve una visione diversa. Servono scelte per gli studenti e non per le auto.
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Il Consiglio Comunale di Dalmine ha (finalmente) approvato il Biciplan, ossia il piano per la ciclabilità a Dalmine: ecco cosa contiene e cosa ne pensa Nostra Dalmine.
L’Amministrazione ha presentato il proprio piano per il traffico a Dalmine. La priorità viene data ancora una volta alle automobili, a discapito di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici. Il traffico verrà semplicemente spostato da altre parti, non eliminato. Come Nostra Dalmine pensiamo serva una politica forte sulla viabilità, incentrata sulla lotta alla crisi climatica.
Il 26 aprile 2022 è stato presentato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano che verrà adottato dall’Amministrazione a guida Lega e Fratelli d’Italia. Questo piano, abbreviato in PGTU, è un documento generale mirato a riorganizzare il traffico di Dalmine, in particolare la circolazione delle automobili, i parcheggi e le cosiddette “Zone 30”, in cui il limite di velocità è posto a 30 km/h.
L’attuale Amministrazione ha deciso di aggiornare il precedente Piano a seguito delle grandi trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali che Dalmine ha subito e subirà. Questo processo è stato portato avanti grazie a dei programmi informatici di simulazione del traffico e integrando gli studi provinciali e regionali che individuano l’area di Dalmine come particolarmente congestionata dal traffico pesante e di attraversamento.
Le principali criticità che il piano si prefigge di risolvere sono quelle che tutti conosciamo:
I flussi in entrata e uscita dalla Tangenziale Sud (la cosiddetta “Dalmine-Villa d’Almè”) e dal Provinciale, con particolare rilievo alla rotatoria che interseca i due tratti
La tratta tra Via Bastone, via Papa Pio XII e via Segantini
La zona di viale Locatelli e viale Marconi
Le intersezioni sul Provinciale
Il traffico di attraversamento a Mariano
Le proposte dell’Amministrazione, in sintesi
Ecco quali sono i principali interventi che emergono dal piano e che l’Amministrazione si impegnerà a realizzare nei prossimi anni.
L’intervento sul casello dell’autostrada A4, ormai noto da tempo. Lo svincolo verso Stezzano sarà fondamentale per rendere più fluidi gli spostamenti sulla grande rotonda del Provinciale, che secondo i progettisti costituisce il vero problema di tutta la viabilità dalminese. Naturalmente questo intervento non è di competenza comunale.
La “Gronda Nord”, ovvero il nuovo collegamento tra Dalmine e Treviolo, che andrebbe ad alleggerire il traffico di attraversamento a Sforzatica. Come Nostra Dalmine siamo contrati a quest’opera.
Il “By-pass Est” tra via Provinciale e lo svincolo della SP470. Si tratta di un collegamento di competenza sovracomunale che connettendo via Provinciale e la Gronda Nord (passando per via delle Noci) permetterebbe di drenare notevolmente il traffico interno.
Un piano sulla mobilità ciclopedonale in via Provinciale.
Zone 30. Oltre a quelle già realizzate in via Verdi e a Mariano, se ne vogliono implementare altre tra Viale Betelli e Via Manzoni, a Sforzatica, a Brembo e a Sabbio.
Riorganizzazione “a corona” dei parcheggi nei pressi dell’Università e relativa interlocuzione con Tenaris per utilizzare alcuni dei suoi spazi.
Nuove rotonde in via Filzi, via Capitano Sora, via Dante, via Monte Sabotino, via XXV Aprile e via Stella Alpina.
Collegamento diretto tra la rotonda di Viale Lombardia (sul Provinciale) e via Roma.
Cosa ne pensiamo come Nostra Dalmine
Il parere di Nostra Dalmine, lista civica di minoranza con due consiglieri comunali, è contrario e lo ribadiremo anche in Consiglio Comunale quando il provvedimento andrà approvato.
Questo PGTU, un po’ limitato dalla necessità di integrarlo con ulteriori piani spefici come quello sulle biciclette, contiene senza dubbio alcuni spunti di valore. Abbiamo decisamente apprezzato il lavoro sulle zone 30 perché pensiamo siano la base per future aree completamente ciclopedonali e speriamo vengano pienamente portato a termine.
Ma l’elefante nella stanza è sempre lo stesso: non si mira a ridurre l’utilizzo del mezzo privato il più possibile, bensì a spostarlo su direttrici diverse e renderlo più agevole.
Come Nostra Dalmine siamo però convinti che in un’ottica di sostenibilità ambientale e di rivoluzione viabilistica sia fondamentale armonizzare i piani del traffico, delle biciclette e dei mezzi pubblici in modo tale che la mobilità dolce e leggera sostituisca gradualmente quella pesante e inquinante, e non che venga vista come un optional. Purtroppo ci sembra che l’Amministrazione non voglia andare in questa direzione.
Un esempio lampante? Il grande affollamento degli studenti universitari va risolto spostando i parcheggi all’esterno della città e puntando su nuovi servizi di trasporto pubblico. Questa Amministrazione, invece, vuole solo modificare le aree di sosta interne senza scoraggiare l’utilizzo dell’auto.
Questa Amministrazione non sa ascoltare. Alcuni mesi fa, su richiesta dell’Amministrazione stessa, abbiamo inviato le nostre osservazioni, tante ed articolate, ma non sono state adottate né nel metodo né nelle finalità, né tantomeno nel contenuto. Ci piacerebbe che le minoranze politiche e i cittadini venissero ascoltati per davvero su temi così delicati che segneranno indelebilmente il futuro della nostra città.
In occasione della presentazione del nuovo “Piano delle Opere”, riflettiamo sugli investimenti che l’Amministrazione sta mettendo in campo a Dalmine e sul perché alcune scelte contraddicono una visione coerente della città.
Andare da Dalmine alla stazione dei treni di Verdello in bicicletta è un ottimo modo per tenersi in forma e non inquinare. Ci si impiega 20-25 minuti senza andare forte. In questo articolo i due percorsi possibili e i nostri consigli per non farsi rubare la bicicletta. — Aggiornato 2023
Abbiamo presentato all’amministrazione di Dalmine un documento chiamato “Rinascimento Ambientale”: cinque importanti punti per fronteggiare l’emergenza climatica.
L’attuale Amministrazione Bramani ci ha chiesto un parere sul Biciplan, l’insieme di documenti per progettare la mobilità ciclabile di Dalmine. Abbiamo preparato un documento corposo, ecco un riassunto.
Dalmine ha bisogno di una infrastruttura ciclabile estesa e connessa, fondamentale per far sì che le persone usino la bicicletta per muoversi all’interno del Comune.
Per questo motivo, come Nostra Dalmine non ci siamo fatti scappare la notizia che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e la Federciclismo, con la partecipazione dell’Istituto per il Credito Sportivo, hanno indetto un bando di 50 milioni di euro per mutui a tasso zero per la realizzazione o la ristrutturazione di piste ciclabili, ciclodromi e strutture di supporto.
Ogni Comune ha la possibilità di ricevere fondi per un massimo di 3 milioni di euro, cifra che può essere raddoppiata se a fare domanda è una Unione di Comuni, più Comuni in forma associata, un Comune capoluogo, una Città metropolitana o una Provincia. Ciascuna istanza dovrà essere relativa ad un solo progetto o lotto funzionale.
Con una interrogazione abbiamo chiesto all’amministrazione se Dalmine parteciperà al bando, che scadrà il 2 luglio 2018.
Il 12 aprile la sindaca Lorella Alessio ci ha risposto che il comune non può partecipare a causa delle normative nazionali sugli indebitamenti degli enti pubblici che limitano fortemente la possibilità di un comune di aprire un mutuo.
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Il nostro articolo per InformaDalmine di Marzo 2018
Nuovi percorsi per le piste ciclabili, scritte anti-mozziconi, cestini per la raccolta differenziata nei parchi, casette dell’acqua e pulizia della città: queste sono le iniziative proposte da Nostra Dalmine per il 2018 nel progetto Agenda Verde.
Dalmine ha bisogno di una infrastruttura ciclabile estesa e connessa, fondamentale per far sì che le persone usino la bicicletta per muoversi all’interno del Comune.