L’Amministrazione ha presentato il proprio piano per il traffico a Dalmine. La priorità viene data ancora una volta alle automobili, a discapito di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici. Il traffico verrà semplicemente spostato da altre parti, non eliminato. Come Nostra Dalmine pensiamo serva una politica forte sulla viabilità, incentrata sulla lotta alla crisi climatica.
Il 26 aprile 2022 è stato presentato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano che verrà adottato dall’Amministrazione a guida Lega e Fratelli d’Italia. Questo piano, abbreviato in PGTU, è un documento generale mirato a riorganizzare il traffico di Dalmine, in particolare la circolazione delle automobili, i parcheggi e le cosiddette “Zone 30”, in cui il limite di velocità è posto a 30 km/h.
L’attuale Amministrazione ha deciso di aggiornare il precedente Piano a seguito delle grandi trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali che Dalmine ha subito e subirà. Questo processo è stato portato avanti grazie a dei programmi informatici di simulazione del traffico e integrando gli studi provinciali e regionali che individuano l’area di Dalmine come particolarmente congestionata dal traffico pesante e di attraversamento.
Le principali criticità che il piano si prefigge di risolvere sono quelle che tutti conosciamo:
- I flussi in entrata e uscita dalla Tangenziale Sud (la cosiddetta “Dalmine-Villa d’Almè”) e dal Provinciale, con particolare rilievo alla rotatoria che interseca i due tratti
- La tratta tra Via Bastone, via Papa Pio XII e via Segantini
- La zona di viale Locatelli e viale Marconi
- Le intersezioni sul Provinciale
- Il traffico di attraversamento a Mariano
Le proposte dell’Amministrazione, in sintesi
Ecco quali sono i principali interventi che emergono dal piano e che l’Amministrazione si impegnerà a realizzare nei prossimi anni.
L’intervento sul casello dell’autostrada A4, ormai noto da tempo. Lo svincolo verso Stezzano sarà fondamentale per rendere più fluidi gli spostamenti sulla grande rotonda del Provinciale, che secondo i progettisti costituisce il vero problema di tutta la viabilità dalminese. Naturalmente questo intervento non è di competenza comunale.
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La “Gronda Nord”, ovvero il nuovo collegamento tra Dalmine e Treviolo, che andrebbe ad alleggerire il traffico di attraversamento a Sforzatica. Come Nostra Dalmine siamo contrati a quest’opera.
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Il “By-pass Est” tra via Provinciale e lo svincolo della SP470. Si tratta di un collegamento di competenza sovracomunale che connettendo via Provinciale e la Gronda Nord (passando per via delle Noci) permetterebbe di drenare notevolmente il traffico interno.
Un piano sulla mobilità ciclopedonale in via Provinciale.
Zone 30. Oltre a quelle già realizzate in via Verdi e a Mariano, se ne vogliono implementare altre tra Viale Betelli e Via Manzoni, a Sforzatica, a Brembo e a Sabbio.
Riorganizzazione “a corona” dei parcheggi nei pressi dell’Università e relativa interlocuzione con Tenaris per utilizzare alcuni dei suoi spazi.
Nuove rotonde in via Filzi, via Capitano Sora, via Dante, via Monte Sabotino, via XXV Aprile e via Stella Alpina.
Collegamento diretto tra la rotonda di Viale Lombardia (sul Provinciale) e via Roma.
Cosa ne pensiamo come Nostra Dalmine
Il parere di Nostra Dalmine, lista civica di minoranza con due consiglieri comunali, è contrario e lo ribadiremo anche in Consiglio Comunale quando il provvedimento andrà approvato.
Questo PGTU, un po’ limitato dalla necessità di integrarlo con ulteriori piani spefici come quello sulle biciclette, contiene senza dubbio alcuni spunti di valore. Abbiamo decisamente apprezzato il lavoro sulle zone 30 perché pensiamo siano la base per future aree completamente ciclopedonali e speriamo vengano pienamente portato a termine.
Ma l’elefante nella stanza è sempre lo stesso: non si mira a ridurre l’utilizzo del mezzo privato il più possibile, bensì a spostarlo su direttrici diverse e renderlo più agevole.
Come Nostra Dalmine siamo però convinti che in un’ottica di sostenibilità ambientale e di rivoluzione viabilistica sia fondamentale armonizzare i piani del traffico, delle biciclette e dei mezzi pubblici in modo tale che la mobilità dolce e leggera sostituisca gradualmente quella pesante e inquinante, e non che venga vista come un optional. Purtroppo ci sembra che l’Amministrazione non voglia andare in questa direzione.
Un esempio lampante? Il grande affollamento degli studenti universitari va risolto spostando i parcheggi all’esterno della città e puntando su nuovi servizi di trasporto pubblico. Questa Amministrazione, invece, vuole solo modificare le aree di sosta interne senza scoraggiare l’utilizzo dell’auto.
Questa Amministrazione non sa ascoltare. Alcuni mesi fa, su richiesta dell’Amministrazione stessa, abbiamo inviato le nostre osservazioni, tante ed articolate, ma non sono state adottate né nel metodo né nelle finalità, né tantomeno nel contenuto. Ci piacerebbe che le minoranze politiche e i cittadini venissero ascoltati per davvero su temi così delicati che segneranno indelebilmente il futuro della nostra città.
Il nostro intervento in Consiglio Comunale
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