Grazie a un nuovo mutuo e ai fondi europei del PNRR, l’impianto delle piscine di Dalmine verrà riqualificato. Saranno sistemati gli ambienti interni, gli impianti e migliorerà l’efficientamento energetico. Per ora niente riqualificazione delle vasche. Nostra Dalmine: “Finalmente si investe sulle piscine, per anni trascurate”.
Le piscine di Dalmine sono attualmente sottoposte a due interventi importanti: i 2.25 milioni di euro di fondi PNRR finanzieranno il rifacimento degli spogliatoi e dell’ingresso, oltre alla sistemazione degli ambienti del primo piano; un mutuo di 1 milione di euro presso il Credito Sportivo servirà per i lavori di efficientamento energetico.
Il contesto: le piscine a Dalmine
L’impianto delle piscine di Dalmine è situato tra via Locatelli e via Tofane, nel cosiddetto quartiere delle “Ville” a Dalmine. La superficie dell’impianto è di circa 13.000 mq e comprende una parte esterna con due vasche estive e una parte interna con tre vasche, due spogliatoi, tribune, bar e terrazza.
Stando alla relazione stesa dall’Ingegnere Visinoni e dall’Architetto Crevena dello Studio Tekn&Co a cui è stato affidato il progetto, le principali criticità dell’impianto si possono riassumere in carenze prestazionali, normative e gestionali. In sintesi, è un impianto vecchio, energivoro e carente a livello normativo, sia per le norme previste dall’impiantistica sportiva sia per le barriere architettoniche.
Chi ha gestito le piscine a Dalmine negli ultimi anni?
Dal 2002 l’impianto è gestito dalla Cooperativa “Onda Blu”, una società dilettantistica senza scopo di lucro che è anche responsabile delle attività sportive e ludiche, tra le quali si può citare il buon successo ottenuto da alcuni atleti di pallanuoto e di nuoto.
A livello comunale si è parlato negli ultimi anni della situazione debitoria della società, che ha portato a dei contenziosi che sono in fase di risoluzione. Al di là delle responsabilità da addurre ai gestori, sicuramente negli anni è mancato da parte del Comune di Dalmine un piano di investimenti e di rilancio dell’impianto, ormai datato.
Inoltre negli anni sono avvenute una serie di contigenze sfavorevoli. Ad esempio, la mancata realizzazione da parte della società di incenerimento dei rifiuti “Rea Dalmine S.p.A” della rete di teleriscaldamento prevista dalla convenzione originale, a cui nel 2021 il Comune di Dalmine ha definitivamente rinunciato. Questo ha determinato un mancato risparmio sulle utenze, che sarebbe stato garantito dall’impianto di teleriscaldamento.
La convenzione tra “Onda Blu” e il Comune di Dalmine si è conclusa nel 2022, dopo vent’anni di gestione. Dopo due proroghe da parte dell’Amministrazione Comunale, l’11 agosto 2023 è stato approvato il rinnovo della concessione per altri dieci anni, fino al 2033.
Il progetto di riqualificazione delle piscine comunali con i fondi PNRR
Uno dei progetti più grandi finanziati dal PNRR a Dalmine è quello delle piscine comunali, che verranno riqualificate per un importo di 2.25 milioni di euro. Il progetto prevede il rifacimento degli spogliatoi e dell’ingresso, oltre alla sistemazione degli ambienti del primo piano. Tutto ciò sarà successivamente accompagnato, in altro appalto e con altri costi, dal progetto di rifacimento del piano vasche e della distribuzione delle acque.
I principali interventi sono:
— Il rifacimento degli spogliatoi prevede la sistemazione dei due spogliatoi principali (donne e uomini), dei due per i giudici di gara, dello spazio per il primo soccorso e del magazzino. Il costo ipotizzato è di circa 500.000 euro per la demolizione e la ricostruzione.
— Nella zona ingresso, ci sarà un nuovo spazio dedicato alla segreteria, che consentirà di recuperare invece un’area vicina alle vasche che potrà essere utilizzata per attività estive.
— Al primo piano, verranno rifatti controsoffitto e pavimentazione della zona bar. Il costo ipotizzato è di circa 60.000 euro.
— Il rifacimento degli impianti elettrici, di illuminazione e di condizionamento consentiranno di ottenere una migliore efficienza energetica. Il costo ipotizzato è di circa 915.000 euro.
— Verranno abbattute tutte le barriere architettoniche negli spogliatoi, nell’ingresso e nelle tribune.
— Altri costi: 80.000 euro per i serramenti interi; 100.000 euro per opere esterne; 585.000 euro per gli impianti meccanici dei locali tecnici, degli spogliatoi, dell’ingresso al piano terra, delle vasche e del bar; 490.000 euro per i lavori a cura dell’azienda alla quale verrà appaltata l’opera pubblica, che includono anche le tasse e la sicurezza.
Per stessa ammissione dei progettisti, per completare il progetto si dovrebbe intervenire anche sull’ascensore, sul rivestimento delle tribune e sul controsoffitto del piano vasche. Al momento, questi interventi non sono previsti.
I lavori dureranno circa 420 giorni, cioè un anno e due mesi.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, l’area in discussione non prevede particolari vincoli paesaggistici e la tipologia di intervento non incide a livello ambientale, pertanto non sono previste particolari compensazioni.
Il progetto di efficientamento energetico con il mutuo presso l’Istituto di Credito Sportivo
Il progetto di efficientamento energetico costerà poco più di 1 milione di euro e i fondi saranno reperiti grazie ad un mutuo acceso con l’Istituto di Credito Sportivo, banca pubblica che finanzia impianti sportivi italiani. Durante il Consiglio Comunale del 19 settembre 2023, l’assessore Facoetti ha affermato che si tratta di un mutuo a costo zero in quanto gli interessi, pari al 5%, saranno totalmente rimborsati.
I principali interventi sono:
- Risanamento e rifacimento dell’intonaco
- Coibentazione delle facciate con isolamento a cappotto
- Sostituzione dei serramenti
- Adeguamento degli scarichi delle acque piovane
- Sostituzione delle copertine perimetrali per migliorare l’efficienza del tetto
Secondo l’assessore Simoncelli, questo intervento consentirà un risparmio stimato tra il 30% e il 40%. Per dare un’idea dei numeri, per il 2022 l’importo speso era stato di 257.000 euro.
Cose che non verranno toccate da questo primo intervento di efficientamento energetico: lo strato impermeabile (guaina) del tetto, lo strato sotto la pavimentazione (massetto), il collegamento tra bar e terrazza, eventuali interventi impiantistici, eventuali interventi sul piano vasche (posto che l’impianto di riscaldamento delle acque sarà già oggetto dei lavori finanziati dal PNRR), il nuovo sistema di raccolta delle acque meteoriche. Per tutti questi interventi è previsto un secondo lotto di lavori. L’Assessore Simoncelli ha riportato che per ora non si ha alcun tipo di dettaglio su questo secondo lotto, specificando però che le vasche si trovano in buone condizioni strutturali e non necessitano di particolari interventi.
Quando verranno fatti i lavori?
L’Assessore Simoncelli ha riferito due dettagli importanti:
— Si sta lavorando per limitare il più possibile le chiusure degli impianti interni, che però ad un certo punto si renderanno necessarie. Si cercherà di far sì che ciò avvenga in estate, per tutelare cittadini, associazioni e società sportive.
— I lavori di efficientamento verranno svolti parallelamente a quelli finanziati dal PNRR, la cui durata è stimata in 420 giorni.
Il nostro commento
Come Nostra Dalmine, gruppo politico presente in consiglio comunale tra le fila dell’opposizione con due consiglieri, siamo molto soddisfatti che finalmente si investa nelle piscine comunali. In tutti questi anni, infatti, l’impianto è stato troppo trascurato dalle Amministrazioni, complici gli alti costi, e ciò ha contribuito a determinare alcune difficoltà di gestione delle piscine. I fondi europei consentono ora di intervenire.
Nel dettaglio, ci sono alcune cose che ci rendono perplessi:
— Solo qualche mese fa, con il contributo del PNRR era stato prospettato un totale rifacimento dell’impianto. Ora, a causa del forte aumento del costo delle materie prime e del mercato edilizio, gli ingenti fondi europei bastano solo per parte di questi interventi, che sono sì importanti, ma forse non l’esatta priorità. Durante il nostro sopralluogo, vennero indicati il tetto, le vasche e la riqualificazione energetica dell’edificio come gli elementi principali da dover riqualificare.
— Ci lascia un po’ perplessi la scelta di riservare parte dei lavori relativi al tetto ad un secondo lotto che per ora rimane indefinito. Infatti, durante un nostro sopralluogo dell’anno scorso, avevamo appreso dagli addetti ai lavori che il tetto era una delle priorità principali per la sistemazione dell’impianto.
— Mancherebbero anche le vasche, che a loro volta sono fondamentali per rilanciare l’impianto. Come verranno trovati i fondi per la riqualificazione?
— Sicuramente andrà monitorata la situazione relativa alla chiusura dell’impianto, su cui l’Amministrazione non ci ha fornito una risposta del tutto precisa.
— Come evidenziato anche dalla relazione, i soli soggetti interpellati per il progetto sono stati l’Amministrazione Comunale e l’attuale gestore dell’impianto, che sicuramente è consapevole – avendo per oltre vent’anni lavorato nello stabile – delle priorità necessarie. Sarebbe stato però altrettanto utile interpellare l’utenza dell’impianto, come associazioni, atleti e privati cittadini, che avrebbero potuto completare la visione. Nonché gli altri gruppi consiliari, con informative puntuali in commissione e richieste di pareri, che anche in questo caso sono mancate completamente.
— Infine, visti anche i contestuali interventi sull’adiacente velodromo, è mancata forse un’integrazione tra due ingenti riqualificazioni, con un ragionamento a compartimenti stagni e non invece ad un’unica area sportiva comunale, vista anche l’assenza dell’area estiva nel progetto. Naturalmente servono molti soldi e una progettualità più ampia, ma probabilmente il futuro richiede di rendere gli spazi sportivi integrati e fruibili da più categorie di utenza.
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