Ve la ricordate Porta Nord?

Porta Nord è il nome carino che è stato dato al grande progetto urbanistico che vedrà sorgere nuovi capannoni ed edifici residenziali tra il campo di calcio di Sforzatica e la grande rotonda dell’autostrada. È un progetto di svariate decine di milioni di euro, portato avanti dalla società Ferretti, che possiede le aree.

Aggiornamento: Porta Nord è stata approvata definitivamente

Tavola 1. La cartina generale del progetto, divisa in 3 aree chiamate “UMI”

In gergo tecnico si chiama AT02, dove AT sta per “ambito di trasformazione”, e ha subito una accelerazione tra il 2017 e il 2019, durante l’amministrazione del Partito Democratico di Lorella Alessio.

Si parla di migliaia di metri cubi di cemento, che aumenteranno la già alta percentuale di territorio edificato. Ora, senza questo progetto, il 72% del territorio del comune di Dalmine risulta costruito, una percentuale tra le più alte della bergamasca. Porta Nord aggiungerà un 3% e arriveremo così al 75%.

Per approfondire: La Porta Nord di Dalmine: l’ennesima colata di cemento

Il progetto

La sola area azzurra del progetto (chiamata “UMI1”) vedrà la costruzione di una decina di edifici residenziali a ridosso del campo di calcio; di una decina di capannoni tra le abitazioni di Sforzatica e la grande rotonda dell’autostrada; di un edificio terziario polivalente (quello marrone al centro, a forma di ferro di cavallo).

Tavola 2. La parte residenziale è quella con gli edifici rosa in basso a sinistra; quella commerciale è quella con i capannoni grigi in alto a destra

Le ultime novità

Durante i primi mesi del 2019 sono stati pubblicati degli aggiornamenti che riguardano soprattutto la viabilità. Questo grande progetto, oltre alla costruzione di edifici, necessita di opere viabilistiche per riuscire a sopportare il peso del nuovo traffico che si creerà.

Tavola 3. Quelli colorati soni i parcheggi che verranno realizzati

Un esempio riguarda il Provinciale (ex 525) nel tratto che va dalla rotonda dell’autostrada al Ristorante Daina: le due corsie presenti diventeranno quattro (due per senso di marcia) e verrà costruita una rotonda all’incrocio tra Via Guzzanica e il Provinciale, sostituendo l’attuale semaforo.

Tavola 4. In giallo le demolizioni, in rosso le nuove costruzioni

Sarà assente una strada che colleghi il quartiere di Sforzatica e la parte commerciale. Infatti i viali alberati interni saranno solo ciclo-pedonali (le strade color rosa presenti nella Tavola 2).

Il progetto definitivo, che verrà presentato nei prossimi mesi, scenderà più nel dettaglio e darà un’idea ancora più specifica della natura dei singoli interventi.

Cosa abbiamo fatto come Nostra Dalmine

Il progetto Porta Nord non è passato dal Consiglio Comunale, di conseguenza non abbiamo potuto dare ufficialmente il nostro parere negativo sul progetto. Inoltre, l’amministrazione ha avvisato tardivamente gli altri gruppi politici, comunicando la triste notizia “a cose fatte”.

Da subito abbiamo comunicato la nostra contrarietà all’opera e abbiamo portato in Consiglio Comunale due interrogazioni (la modalità per fare domande ufficiali all’amministrazione) per approfondire l’argomento: l’impatto sul commercio locale, che in questi anni ha subito la forte concorrenza della grande distribuzione, e l’impatto sul consumo di suolo.

Cosa vogliamo fare come Nostra Dalmine

Ridurre il consumo di suolo a Dalmine è uno degli obiettivi principali del nostro programma elettorale e vogliamo farlo in tre modi:

  1. Diminuire i costi per chi vuole ristrutturare un edificio, ad esempio per aumentarne l’efficienza energetica, o per chi vuole recuperare un vecchia struttura rimasta in disuso.
  2. Aumentare i costi per chi vuole costruire su terreno vergine, così da disincentivare i proprietari a edificare.
  3. Dialogare con quei proprietari / costruttori che stanno per costruire così da ridurre l’impatto ambientale del progetto grazie all’inserimento di opere che tutelino il paesaggio (boschi e parchi) e i cittadini (piste ciclabili, aree cani, orti e frutteti). Non vogliamo che si ripeta quello che è successo con la “Zona Bricoman” (AT01). La zona si chiama “Bosco delle attività produttive”: vi sfidiamo a trovare un bosco.
Tavola 5. Zona Bricoman

Nome in codice “AT01”, ovvero l’area dove si trovano Bricoman e altre società

E gli attraversamenti pedonali?

La rotonda a Guzzanica non sarà la sola realizzata. Nei prossimi anni, infatti, quasi tutti i semafori presenti sul Provinciale verranno sostituiti da rotatorie per snellire il traffico. Questi interventi renderanno ancora più difficoltoso l’attraversamento della ex 525 da parte di pedoni e ciclisti che provengono da Guzzanica e Sabbio e vogliono raggiungere gli altri quartieri (e viceversa). I semafori a chiamata non saranno sufficienti e rischiano di rallentare il traffico e quindi rendere vane le rotatorie.

Secondo noi, i semafori a chiamata dovranno essere la soluzione di breve periodo; la costruzione di sovrappassi o sottopassi la soluzione definitiva. Dialogare con i costruttori – in questo caso Ferretti – per la costruzione di questo tipo di opere (un sottopasso costa molti soldi) è fondamentale per diminuire i costi comunali.

Un piccolo esempio video: nei Paesi Bassi sono numerose le opere che permettono a pedoni e ciclisti di attraversare le arterie principali passandoci o sopra o sotto.

Aggiornamento: Porta Nord è stata approvata definitivamente

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2 commenti su “Ve la ricordate Porta Nord?”

  1. Penso che di zone commerciali ce ne siano anche troppe, trovo che tutta questa cementificazione la pagheremo cara,nel senso che la natura ci renderà tutto ciò che abbiamo seminato, cememto ,smog ,ecc con degli eventi atmosferici catastrofici .L’uomo è la rovina di tutto . Il rispetto della natura che è meravigliosa non sà cosa vuol dire , si può cstuire con più moderazione e per il fabbisogno cittadino ,non perchè esiste solo il DIO SOLDO .

  2. Abito in un condominio vicinissimo alla zona dove sorgeranno le nuove unita’ abitative ed il centro polifunzionale.
    Qui, gia’ adesso, per poter parcheggiare e’ un’avventura, la polizia municipale fa orecchie da mercante scaricando la colpa alla mancanza di segnaletica verticale, con il risultato che qui c’e’ sosta selvaggia. Ora con il centro polifunzionale mi chiedo come peggiorera’ la situazione, non mi pare infatti di vedere parcheggi sufficienti per la struttura in costruzione, quindi, mi pare ovvio, da parte degli utenti del centro, di cercare parcheggio nelle strade vicine.
    E’ una vergogna… uno schifo…. e come al solito paghera’ il cittadino.

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